Scrivono Antonio Provenzano e Francesco Tumbarello, sull'aumento del loro compenso di liquidatori dell'Ato Tp 1

 E segnatamente:
- Lei scrive “I liquidatori mandano a casa Alestra”: l’informazione è errata. L’ing. Alestra, al momento dell’insediamento degli scriventi nel Luglio del 2012, manteneva in capo a se il ruolo di Direttore generale della società, oltre che di RUP. Tale mansione gli era stata conferita dal Consiglio Di Amministrazione dell’ATO nell’agosto del 2009 procedendo alla sua assunzione. Tale procedura, come è stato accertato da legale nostro fiduciario, è risultata contraria a norme imperative atteso che la legge vigente (allora come ora) vietava qualsiasi assunzione in capo agli ATO. Per tale motivo, nonché a causa di ulteriori violazioni normative e regolamentari, gli scriventi hanno dichiarato nullo il contratto ed interrotto il rapporto di lavoro di fatto con il Direttore Generale Alestra, vigente dal settembre del 2009 ed il cui costo annuo ascendeva ad € 147.000 lordi. Il rapporto dell’ATO con l’Ing. Alestra sta proseguendo in virtù del suo ulteriore incarico, conferitogli dal CDA sempre nel 2009, quale Responsabile Unico del Procedimento inerente il contratto di servizi con Aimeri Ambiente S.r.l., il cui costo ascende ad € 90.000 lordi. Ecco perché è errato quanto da lei affermato nel titolo dell’articolo;
- Lei scrive “e si aumentano il compenso: da 60 a 120.00….prendiamo 120.000 euro l’anno”: le locuzioni utilizzate sono, a nostro avviso, imprecise e parziali e tali da ingenerare una opinione distorta nel lettore. Il compenso complessivo per il collegio dei liquidatori è passato da € 60.000 ad € 120.000 proprio in previsione della circostanza che, in mancanza del profilo del direttore generale, i compiti in capo ai liquidatori si fanno (come d’altra parte ed in effetti si sono fatti) più gravosi ed impegnativi. Resta il fatto, quindi, che rispetto a quanto accadeva prima del nostro insediamento la società ATO, e quindi i cittadini tutti, risparmiano € 90.000 pari alla differenza tra il risparmio di € 150.000 (compenso del direttore generale che viene a mancare) ed € 60.000 maggior compenso assegnato ai liquidatori (importi lordi). Peraltro, il termine “prendiamo”, attribuito al nostro dire, non ci appartiene, e ci appare piuttosto rude ed irrispettoso per il ruolo rivestito e l’importo percepito. Ecco, appunto, percepito o, se preferisce, conferito dall’assemblea dei soci.
Fatte queste precisazioni, rilevato l’obiettivo risparmio conseguito nei compensi degli organi direzionali, constatando (e si auspica che lei ne convenga, anche alla luce dei commenti a margine del suo articolo) come un utilizzo impreciso dei termini, piuttosto che titoli roboanti e parziali, serva solo ad alimentare la costante e sterile invettiva contro le istituzioni ed uomini che le rappresentano facendo, come al solito, di tutta l’erba un fascio, ci piacerebbe potere intrattenere lei ed i suoi lettori sulle attività che gli scriventi hanno posto in essere, sin dall’insediamento, volte alla razionalizzazione della spesa dell’Ente, al miglioramento della qualità del servizio e programmando, per un futuro prossimo, una serie di interventi strutturali utili a ridurre la spesa pro-capite per la raccolta differenziata in capo ai cittadini.
Per questi motivi, sulla scorta dei fatti e delle azioni che siamo disponibili ad illustrare, gradiremmo essere giudicati (anche nei termini economici che riguardano i nostri compensi), accettando anche la critica purchè indirizzata ad offrire elementi di arricchimento, nell’ambito di un confronto serio, basato su documenti, scevro da particolari trasporti emotivi, ed alla pari. Ed infatti, Direttore, Le saremmo grati se, ove lo ritenesse necessario, replicasse alla presente consentendoci di potere simultaneamente controdedurre (per esempio in sede di intervista o comunque dialogo scritto) al fine di consentire al lettore/ascoltatore, di costituirsi una opinione sulla scorta di un sano e leale contraddittorio, dove eventuali punti di vista diversi si palesino nella corretta consecuzione logica e temporale.
RingraziandoLa per lo spazio che riserverà alla presente, si porgono
Cordiali saluti.

Antonio Provenzano
Francesco Tumbarello

Come al solito, arrivano in redazione smentite che confermano in realtà quanto scritto: Alestra è stato mandato a casa, i liquidatori hanno avuto aumentato il loro compenso. Almeno in questo caso, però, a differenza dell'assessore Patrizia Montalto e della sua casa abusiva, ci hanno risparmiato di tirare in ballo la nonna....  (g.d.g.)