IO NON HO PARENTI O AMICI che, per un mio intervento , sono dipendenti dell'Airgest, è ASSOLUTAMENTE FALSO , teoria invece che, per come riportato dal giornale on-line Marsala.it in data 16/Ottobre/2012, sarebbe stata comunicata in Consiglio Comunale, nella seduta del 15/10/2012, dal Sindaco di Marsala e che, qualora risultasse a verità, oltre a significare una mercificazione della mia dignità, configura un reato penale.
Ho formalmente richiesto alla Presidenza del Consiglio Comunale di Marsala lo stralcio del Verbale della seduta del 15/10/2012 per accertare, senza errore, in quali termini il Sindaco si è espressa rispondendo ad interrogazioni dei Consiglieri Comunali riguardanti le mie dimissioni da assessore.
Una volta accertato ciò con chiarezza saprò chi Querelare perchè venga ripristinata la Verità e perchè chi ha infangato la mia persona paghi quanto dovuto secondo regole civili e democratiche.
Tengo a precisare che sono stato io a dimettermi dalla carica di assessore, perchè ho ritenuto che fossero venute meno quelle condizioni di fiducia politica necessarie per svolgere serenamente una delega amministrativa ricevuta dal Sindaco.
Lo Stupore e la Meraviglia, rispetto alla mia decisione di dimettermi, esternate dal Sindaco, sono fuori luogo in quanto tale decisione è stata ponderata e discussa, oltre che con Lei, anche con i vertici regionali del partito ed anche con i principali protagonisti della vita politico- amministrativa dell'U.D.C. di Marsala, tanto che le mie “intenzioni di dimettermi” sono state comunicate dal Sindaco agli assessori, nella seduta della Giunta Municipale del 09/10/2012, in mia assenza ( circostanza testimoniata dalle telefonate ricevute dal sottoscritto da due assessori).
E' mio dovere morale far emergere la verità rispetto ad un tentativo, veramente maldestro e vergonoso, che vuole accomunarmi ad un malcostume comune riscontrato, ogni giorno nell'azione politica a tutti i livelli, che non mi appartiene e che ritengo vessatorio per le migliaia di persone che non riescono a trovare lavoro o che lo hanno perso.
E' mio dovere difendere la mia dignità per dare conto e per difendere tutte quelle persone che si sentono con me infangate, che mi hanno testimoniato incondizionata stima e vicinanza.
Anche io ho la “passione per la buona e sana politica”, questa esperienza mi suggerisce, però, di rivederne i confini , mi accorgo, infatti, che perfino gesti ormai sconosciuti ed unici in politica quali le spontanee dimissioni da una carica, ambita da molti, generi reazioni volgari che appartengono alla teoria che recita: “ Il ladro ragiona con la testa di ladro e si sente sempre rubato”.
Grazie.
Giovanni Sinacori