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16/10/2012 02:35:00

Scrive Patrizia Paganelli, sulla lettera aperta dei consiglieri comunali d'opposizione a Marsala

Se avevo dei dubbi su come i consiglieri fanno politica, ora, non ne ho più, è evidente che, la politica ormai si fa a colpi di lettere e comunicati, utilizzando il canale dell’informazione per arrivare ai cittadini facendo demagogia, senza impegnarsi a trovare soluzioni e risposte adeguate ai bisogni della città.
Da decenni manca la politica in questa città, gli eletti non fanno proposte, non si dimettono se non riescono a fare bene il compito per il quale sono stati eletti, limitandosi soltanto ad accusare l’avversario senza che nulla cambi.
 La politica non si fa con le invettive, con lo scontro, con l’astio, si fa invece attraverso le idee, i progetti, dando risposte concrete, fattibili, lungimiranti.
Scrivono gli 11 consiglieri sulla giunta Adamo che, avrebbe deciso di aumentare le tasse invece che tagliare gli sprechi, sostenendo gli artefici della missiva che, il sindaco non avrebbe mantenuto le promesse elettorali, chiedendo di ridurre le spese invece che aumentare i tributi, ma non elencano né le spese né il valore economico delle stesse.
Cari consiglieri, non è così che si fa politica, che si tutelano i cittadini, non è con una lettera aperta che riuscirete a risolvere gli annosi problemi dei commercianti, degli artigiani, delle piccole e medie imprese della città di Marsala, non certamente attraverso un uso strumentale dell’informazione.
Cari consiglieri, conoscete benissimo il vostro ruolo e il vostro compito, voi siete chiamati a fare il vostro dovere all’interno del consiglio comunale, dove, invece di sprecare il tempo in battibecchi e chiacchiericci potreste non votare bilanci fatti di spese inutili e di sprechi, senza temere di far cadere un consiglio comunale incapace di fare politica.
Troppo spesso, la mala politica, ha tenuto in piedi dei consigli comunali solo per mantenersi gli “stipendi” che, fanno tanto comodo a quanti dicono di fare politica per il bene della collettività, salvo poi rinunciare a detto bene per portarsi a casa i compensi.
E’ vero, il risanamento non può essere fatto con le sole tasse sugli immobili e sulle persone fisiche, ma non si fa nemmeno scrivendo una lettera aperta alla stampa, si fa invece, nei luoghi e nei modi che la legge riconosce a coloro, come gli 11 consiglieri, hanno scelto di fare politica assumendosi il delicato ruolo di controllare e ratificare le scelte della giunta Adamo.
Il 28 Ottobre siamo chiamati alle urne per rinnovare i deputati e il Governatore della Sicilia, noi giornalisti, siamo impegnati a chiedere ai cittadini di non rinunciare al diritto-dovere del voto, anche se, consapevoli del disamore delle persone alla politica, vissuta come corrotta, ma anche certi della necessità di mantenere viva la democrazia per la quale, in un recente passato, molti sono morti,ma voi, scusate se ve lo scrivo, non ci aiutate in questo arduo compito che ci siamo assunti, non rappresentando la buona politica che fortunatamente in molti auspichiamo.
Patrizia Paganelli
 



Native | 2024-07-16 09:00:00
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