Ci riferiamo all'articolo comparso il 30 settembre 2012 su Marsala.it e il 3 ottobre su Marsala c'è, circa la TIA 2011 e il bilanci del comune di Petrosino. Per la verità già ai primi luglio u.s. siamo stati tentati di farlo in occasione di un altro articolo pubblicato su Marsalacè, ma abbiamo ritenuto allora di soprassedere, consci di quanto fossero noiose e inutili le polemiche, specie nei riguardi di un neosindaco che si accinge al governo non certo facile di un territorio. Ma questa volta però visto il persistere di questa propaganda miserevole i fatti vanno precisati una volta per tutte.
Il sindaco dice con tono altezzoso che “chi l’ha preceduto” ha firmato un contratto con Belice Ambiente per € 1.600.000. E' totalmente falso. L’ammontare del contratto sottoscritto congiuntamente dall’allora sindaco Valenti e dal responsabile del 3° settore ing. Tumbarello in data 31.08.2011 con belice ambiente (l’ultimo giorno utile, in quanto consegnato dalla predetta società in pari data, pena la sospensione del servizio con inevitabili gravi conseguenze per la salute pubblica) era di € 1.399.612,50.
La TIA non è stata incrementata rispetto al 2010, non foss’altro perché il termine ultimo per l’approvazione delle nuove tariffe spirava contestualmente con il termine dell’approvazione del bilancio di previsione che per quell’anno era stata fissato proprio al 31.08.2011.
Non avendo approvato l’allora consiglio comunale la proposta di bilancio della giunta, il commissario ad acta dott.ssa Leonelli, in sede di approvazione del bilancio di previsione, ha iscritto nella parte entrate la Tia per € 1.059.685,19 e recupero evasione Tia per € 339.927,31, e nella parte uscite l’importo del nuovo contratto di servizio sottoscritto di € 1.399.612,50.
Lei stesso sig. sindaco nelle sue farneticazioni afferma che adesso la base imponibile è stata aumentata del 50%, quindi almeno di almeno 500.000 euro; il che legittima pertanto l’operato del commissario ad acta, che ha approvato il bilancio di previsione prevedendo il recupero dell’evasione sopradetta, che nella stessa lettera poco prima Ella stigmatizza.
L’importo di 1.600.000 euro cui si riferisce il sindaco Giacalone riguarda verosimilmente una richiesta unilaterale di belice ambiente, giustificata allora con l’aumento dei costi del carburante, prontamente contestata dall’Amministrazione Valenti. Adesso, il sindaco per l’anno 2012 approva un piano di servizi di € 1.572.004 (cioè di € 173.000 superiore a Pef 2011 approvato e sottoscritto dall’amministrazione pro-tempore), di cui deve coprire il costo al 100% a totale carico dei contribuenti. Altro che € 1.200.000.
Veniamo al resto. E’ bene sapere che non risulta ad oggi che l’amministrazione Valenti abbia mai “creato” di sua iniziativa e con propri atti un debito fuori bilancio, semmai ha ereditato un’anticipazione di cassa elevatissima e l’ha ridotta al minimo possibile (è sufficiente chiedere alla ragioneria), ha approvato in cinque anni oltre 1.000.000 di debiti fuori bilancio, mai riconosciuti in passato, nel mero segno della continuità amministrativa e non usando nessun megafono; ha corrisposto tra l’altro l’ulteriore trance 400.000,00 euro in quattro esercizi al comune di Campobello per oneri di discarica di anni precedenti il 2004 non pagati, rispettando sempre il patto di stabilità e corrispondendo ogni mese gli stipendi ai dipendenti, cosa non certo scontata in certi momenti.
Certo, con una buona dose di incoscienza avrebbe potuto scegliere di non fare una ricognizione a tappeto dei predetti debiti e fare qualche intervento di manutenzione in più, curare meglio il verde pubblico, fare qualche manifestazione culturale e/o ricreativa in più. Abbiamo invece scelto, secondo noi, con alto senso di responsabilità e nella convinzione di estirpare il male dalla radice e dare un futuro al nostro territorio, un percorso di risanamento, lungi ancora oggi dall’essere compiuto, senza il quale il destino del nostro ente sarebbe stato scontato, specie di questi tempi e con tutte le conseguenze connesse, a partire dalla sorte dei dipendenti comunali. Non solo, ma abbiamo con spirito di altruismo dotato il comune di una serie progetti, di cui alcuni finanziati, che vanno a favore di tutti.
Non abbia paura il sindaco dalla corte dei conti, il suo ruolo specialmente dopo la cessazione dei coreco è quello della collaborazione e dei controlli degli enti locali. Ben vengano. I controlli della corte sono già avvenuti negli anni precedenti e ci saranno fisiologicamente anche per gli anni a venire, anche per la sua amministrazione.
Una cosa certa possiamo dirgliela: fino ad oggi, i chiarimenti forniti alla corte dei Conti dall’amministrazione Valenti sono stati sempre esaustivi, condivisi e non ci sono stati mai addebiti. Anzi, a proposito di corte dei conti, il sig. sindaco dovrebbe dirci a che punto è il ricorso che il comune di Petrosino, come parte offesa, ha proposto alla predetta corte nei riguardi della serit, per la mancata riscossione dei tributi comunali degli anni passati, cosa certamente più importante di sterili polemiche estive.
Non è vero che in passato non è stata fatta la lotta agli evasori, abbiamo prima organizzato gli uffici e spinto per stanare gli evasori, ma ci sono documenti che attestano quanto all’uopo è stato fatto. Certamente il lavoro ancora sarà molto lungo.
Quanto alla presunta mancata rivisitazione dei residui attivi e passivi: la Sua affermazione sig. sindaco, secondo la quale da dieci anni a Petrosino non si faceva quest’analisi è destituita da ogni fondamento. Nel caso in cui Lei non lo sapesse, non si può approvare un conto consuntivo senza la preventiva approvazione dei sopradetti residui certificati dai capi settore.
Per questa ragione la sua gravissima affermazione secondo la quale i residui attivi fossero artatamente riportati solo ed esclusivamente per gonfiare le disponibilità finanziarie, viene di per sé smentita dal merito dell’utilizzo dell’avanzo di amministrazione, precauzionalmente sempre vincolato per la copertura dei debiti fuori bilancio, delle spese obbligatorie o per coprire minori entrate dovute al particolare momento congiunturale che stiamo attraversando.
Circa la veridicità dei bilanci approvati dal consiglio comunale o dai commissari ad acta regionali di provata esperienza amministrativa, nonchè la coerenza con i postulati di legge, non ci pare di dover dire nulla, a differenza sua, per rispetto della professionalità e della serietà dei capi settore, dei commissari ad acta regionali e dei revisori dei conti. Per essere più chiari ci chiediamo: è mai possibile pensare che il responsabile del Settore finanziario abbia potuto apporre parere favorevole di legittimità giuridica e contabile agli strumenti finanziari che Lei chiama “bilanci irregolari”?
Anche il Collegio dei Revisori, che pur con qualche criticità nei sui pareri, si è espresso sempre favorevolmente.
Le sue affermazioni sulla necessità di riapprovare il Conto Consuntivo di Giunta sembrano affermazioni di natura populistica e propagandistica. Da quanto ci è dato sapere la rivisitazione dei residui attivi si è resa necessaria a seguito della sopraggiunta rideterminazione del ruolo acquedotto da parte del responsabile di ragioneria, fatto squisitamente tecnico.
Vorremmo poi sapere quali atti concreti ha posto in essere per ridurre la tanto vituperata anticipazione di cassa: non ci risulta ad oggi che la Tia 2011 sia stata ancora emessa, non ci risultano altresì essere state attivate procedure per riscuotere coattivamente i legittimi crediti vantati dal comune.
Sig. sindaco, ci permetta una considerazione finale: è inconfutabile che Lei finora abbia amministrato con la programmazione dell’Amministrazione Valenti. La sua attività fino ad oggi l’ha portato avanti operando legittimamente in dodicesimi ed utilizzando i residui passivi che provengono dall’ultimo conto consuntivo.
E’ mai possibile che lei utilizza gli strumenti finanziari che poi insinua essere viziati nella loro integrità gius-contabile? Come per dire da un lato disprezza e da un lato compra. La invitiamo, pertanto, ad essere meno polemico, più rispettoso con chi l’ha preceduta, almeno come lo siamo stati noi fino ad ora nei suoi riguardi, a non cercare capri espiatori o alibi rispetto alle difficoltà oggettive che amministrando incontra, e ad accelerare, invece, questo si, l’iter burocratico per l’approvazione del suo bilancio di previsione.
Sarà allora la sua programmazione ad essere messa in atto e sarà la sua risposta alla collettività che amministra>>.
Biagio Valenti
Giuseppe D'Alessandro