Scrive il legale di Patrizia Montalto, sulla concessione edilizia revocata per la sua casa sul mare a Marsala

Dal tenore complessivo dell’articolo, sembrerebbe che la mia cliente abbia ottenuto fraudolentemente la sanatoria della propria abitazione estiva, di cui peraltro è solo nuda proprietaria, ponendo in essere una falsa dichiarazione attestante la data di ultimazione delle opere. Va di contra precisato che l’intero iter che ha condotto al rilascio della concessione in sanatoria è anteriore all’acquisto dell’immobile da parte della medesima, avvenuto nel 1987, mentre la domanda di concessione è stata presentata nel 1982 (non nel 1985 come indica l’articolo) quando la mia assistita aveva solo 13 anni ed è stata esitata due anni dopo. Di conseguenza, vorrete precisare ad ogni effetto di legge ed in maniera assolutamente chiara, che l’Assessore Montalto è totalmente estranea alla suddetta dichiarazione effettuata da una terza persona prima che la stessa diventasse proprietaria, onde appare mera illazione e merita ampia ed esauriente smentita la considerazione che la medesima, addirittura, rischierebbe “l’imputazione di falso in atto pubblico”. Non c’è peraltro chi non veda come tale calunniosa affermazione possa ben integrare, per la chiara imprudenza se non mala fede con cui è stata espressa, chiari estremi di reato, che la mia cliente si riserva di perseguire nelle competenti sedi giudiziarie.
Vorrete pertanto provvedere all’immediata rettifica, nei superiori sensi, riservandomi in difetto ogni e più ampia tutela.

Avv. Gianni Caracci

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Il titolo dell'articolo è: "Case abusive, case false: nella lista anche l'immobile dell'assessore Montalto". La casa di cui è nuda proprietaria l'assessore risulta tra le 100 circa  a cui il Comune di Marsala ha revocato la concessione edilizia in sanatoria per il falso che abbiamo descritto. Non abbiamo mai scritto o insinuato che l'assessore ha compiuto un falso, ma che la sanatoria della casa si basa su un falso, e che pertanto il beneficio ottenuto andrà revocato.  Montalto avrebbe rischiato una denuncia per falso qualora fosse stata lei autrice della dichiarazione, cosa che non è, perchè, come abbiamo sempre scritto, la sanatoria fu chiesta dalla di lei nonna.  Per un personaggio politico pubblico (che ha ricoperto anche la carica di Assessore al Territorio ed all'Ambiente nella Provincia di Trapani) è sicuramente una notizia rilevante. Gli estremi di reato  sono  ravvisabili nei confronti di chi ha venduto alla famiglia dell'assessore una casa sanata con una finta dichiarazione, e nei confronti di chi, non ha tutelato le coste marsalesi, permettendo lo scempio della cementificazione con raggiri e furbizie di ogni sorta. 

La redazione

P.S.: Dimenticavamo la foto dell'assessore. Eccola.