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02/10/2012 07:31:17

Golem: Vaccarino non si presenta. Truffa e falso: 12 persone da oggi a processo a Marsala. Archiviazione per Di Girolamo

Il Giudice ha fissato l’udienza per il 25 ottobre 2012 presso il Tribunale di Roma,dove il Presidente dell’associazione La Nuova Tutela del Cittadino chiederà il rinvio a giudizio: "Solo così ritengo potere dimostrare l’operato di Equitalia Serit Sicilia (oggi Riscossione Sicilia) in tutti questi anni, solo così possiamo portare le aziende a testimoniare in aula ivi compreso l’ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per le recenti dichiarazioni rilasciate".
 

09:00 - Ricca pagina giudiziaria, oggi. Vediamo i principali processi in corso a Marsala.

GOLEM 2.  Citato come teste dall’accusa nel processo «Matteo Messina Denaro + 13» (quello scaturito dall'operazione «Golem 2»), l’ex sindaco Dc di Castelvetrano Tonino Vaccarino, ieri, non si è presentato in aula. Tra l'altro non ha fatto pervenire alcuna giustificazione. Quindi è stato citato di nuovo per la prossima udienza, quella del 19 Ottobre. Vaccarino dovrebbe rispondere sulla sua corrispondenza con Matteo Messina Denaro (alias Alessio). Si trattò di un'iniziativa dei servizi segreti per gettare un'esca ed arrivare alla cattura del boss. Solo che nel frattempo quelle lettere furono pure "intercettate" dalla polizia. Insomma, un pasticcio.  Era l’ottobre 2004.

TRUFFA E FALSO PER 12. Comincia oggi  il processo per 12 persone per le quali la Procura di Marsala, diretta dal Procuratore Di Pisa, ha chiesto il rinvio a giudizio per truffa e falso. Si tratta dell'esito di un indagine condotta dai carabinieri su un giro d'affari di oltre un milione di euro circa la fittizia compravendita di auto tra Italia e Germania. Le truffe, hanno spiegato gli inquirenti, venivano realizzate ''mediante la stipula di contratti di vendita di auto di grossa cilindrata che non erano mai state nella effettiva disponibilità della concessionaria, auto vendute sulla carta e mai consegnate, o di vendita di auto ricevute in permuta o in conto vendita, prive sia dei documenti di circolazione che di proprietà, ma accompagnata dal rilascio di documento provvisorio di circolazione attestante falsamente la presenza presso l'agenzia di disbrigo pratiche automobilistiche dei documenti originali''. Tra gli indagati anche l'ex consigliere comunale dei Verdi, Giuseppe Patrik Basile, 37 anni, titolare di un'agenzia automobilistica. Con lui indagati anche altri tre titolari di agenzie di disbrigo pratiche automobilistiche di Marsala, Anna Concetta Pinto, di 41 anni, Piero Genna, di 40, Girolamo Stassi, di 51. Per tutti loro l'accusa è di falso. Si tratta di una posizione defilata rispetto a quelle, più gravi, che colpiscono altri indagati, che già nel 2007 furono colpiti da alcune ordinazione di custodia cautelare. Nell'agosto del 2007 furono arrestati i gemelli Giovanni e Giorgio Arena, di 37 anni, originari di Palermo, ma residenti a Marsala, dove gestivano ''di fatto'' la Autoelite srl. L'obbligo di dimora fu, invece, disposto per Pietro Giuseppe Centonze, di 37 anni, cugino del capo mafia di Marsala Natale Bonafede. Dell'organizzazione avrebbero fatto parte altre cinque persone, per le quali il gip dispose misure cautelari alternative. Il divieto di dimora a Marsala fu ordinato per Elena Ventura, di 61 anni, palermitana, madre dei fratelli Arena e amministratore dell'Autoelite, mentre l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria fu ordinato per i marsalesi Domenico Crimi, di 30 anni, Giuliano Balsamo, di 59, Gianvito Marino, di 36, e Saverio Fici, di 41, tutti dipendenti dell'Autoelite.

ARCHIVIAZIONE PER DI GIROLAMO. Per la Procura di Roma, il sindacalista marsalese Angelo Di Girolamo, presidente dell’associazione La Nuova Tutela
del Cittadino, scrivendo del rigore di Equitalia e dei diversi suicidi di imprenditori, non ha né diffamato, né ingiuriato Attilio Befera, presidente nazionale dell’ente di riscossione.
Per questo, la Procura ha chiesto al gup l’archiviazione della querela. Scopo della lettera del sindacalista era, infatti, secondo il sostituto procuratore Nicola Maiorano, quello di «rispondere alle accuse rivolte dal Befera a chi alimentava il clima di ostilità verso Equitalia».



Giudiziaria | 2024-07-23 17:32:00
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 Seppur con la riqualificazione di alcuni capi d’imputazione in reati meno gravi, o con l’esclusione di qualche aggravante, il Tribunale di Marsala, ha condannato tutti i sette imputati del processo con rito ordinario scaturito...