E’ giusto anche questo, la crisi c’è e accanto a quelli che l’hanno creata ci sono anche i tanti che la subiscono reagendo chi con sdegno, chi con rabbia, chi con depressione… ma poi arrivano loro, quelli che ancora una volta sono capaci di cercare dentro e fuori di se l’energia, la forza, l’dea e i mezzi per trovare soluzioni e salvaguardare e salvare quello che può e deve essere salvato.
Sono anziani, uomini e donne, giovani che anche nell’epoca dello spreco, del consumismo compensatorio di mancate identità, delle corse arrivistiche più che della sana ambizione, nel dilagare del successo senza merito, continuano imperterriti ad andare avanti fissando con perseveranza un progetto e forse anche un ideale. Che siano grandi industriali, piccoli imprenditori, uomini di potere o semplici lavoratori, bravi studenti che si impegnano per apprendere…. vale per tutti. Ogni tanto si fermano a leccarsi le ferite di qualche battaglia persa, vorrebbero scaricare rabbia e frustrazione con un urlo liberatorio… poi vanno avanti e continuano ad essere coerenti con se stessi, a cercare e costruire.
Non si affiliano al gruppo dei semplici malpensanti ma cercano la fratellanza e continuano a credere che le cose non cambiano da sole né a volte lo si può fare da soli.
Sono “gli uomini” di Kipling e coloro i quali si riferiva Winston Churchill quando diceva che i pessimisti sono coloro che trovano i problemi anche nelle opportunità, gli ottimisti cercano le opportunità anche nei problemi…. sono quelli che fanno sempre la differenza e che anche se a volte non contano... su di loro si può sempre contare e questo, è innegabile , fa la vera differenza per la storia, da sempre.
Lara Pasini