Le tre associazioni ambientaliste hanno evidenziato che «in mancanza di pubblicazioni sulla Gazzetta ufficiale della Regione la caccia in Sicilia continua a essere sospesa ai sensi del decreto del Tar n. 510 del 2012, pertanto qualunque attività venatoria che venga esercitata a carico di qualsivoglia specie in questo periodo di divieto è sanzionata, così come prevede l'art. 30, lettera a, della legge n. 157 del 1992».
Vi è infatti da sottolineare che fino a quando i provvedimenti non vengono pubblicati sulla Gurs (Gazzetta ufficiale Regione Siciliana) non si possono considerare pienamente in vigore poichè sono privi di efficacia giuridica.
«Questo basilare e indiscutibile principio giuridico - asseriscono Legambiente, Lipu e Wwf - è stato palesemente ignorato dall'Assessorato regionale alle Risorse agricole che, viceversa, ha ufficialmente comunicato alle associazioni venatorie il via libera alla caccia anche in queste settimane e per i prossimi giorni, in aperto contrasto con le decisioni del Tar. Si tratta di un modus operandi che non solo non crea certezze ma abbandona al caos gli stessi cacciatori che, a causa di tali scelte dell'Assessorato, si stanno esponendo a pesanti rischi. Per far sì che la caccia possa riprendere con le regole del vecchio calendario del 2011, a prescindere dalla legittimità di tale opzione, il provvedimento deve necessariamente prima essere pubblicato sulla Gazzetta, da cui discende l'efficacia giuridica».