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13/09/2012 04:22:49

Usura, le indagini sul marsalese Passalacqua. Tassi del 135%. Una piaga che non si arresta

 Le banche non fanno credito ad imprenditori e commercianti, e allora si è costretti a rivolgersi a pseudo finanziarie o agenzie di vario titolo che in cambio di un piccolo prestito chiedono interessi altissimi. A Marsala, la sezione di polizia giudiziaria della Guardia di Finanza, coordinata dal sostituto procuratore Petralia, ha terminato le indagini su un insospettabile commerciante della periferia marsalese, che avrebbe praticato tassi del 135% nei confronti di decine di piccoli agricoltori di Contrada Bosco. Sotto la lente degli investigatori c'è l'attività del marsalese Antonino Passalacqua, la cui finanziaria si chiama proprio Bosco. Siamo nel versante Nord di Marsala, sulla Via Trapani. E' anziano, Passalacqua, ha 77 anni. Ha già nominato come suo avvocato di fiducia l'avvocato Alessandro Casano (inizialmente era difeso, d'ufficio, da Gianfranco Zarzana). Per mesi gli investigatori hanno ascoltato le testimonianze di alcuni "clienti" di Passalacqua,e ricostruito il passaggio di prestiti e versamenti di contanti e assegni. Tra l'altro, ad indicare quanto sia frammentato oggi il mondo del "credito parallelo", la finanziaria Bosco ha sede proprio nell'abitazione di Passalacqua, mentre davanti insiste un rifornimento di carburante agricolo intestato - sulla carta - alla moglie, Manfrè. Insomma, una specie di servizio completo per i contadini della borgata: soldi e benzina. E con quello che costa la benzina oggi, magari qualcuno ha cominciato a chiedere prestiti proprio per farsi un pieno...

Le indagini sono partiti a Maggio 2011. Sono note anche le iniziali del denunciante, il gestore di una emittente radiofonica locale (D.B.) che nel maggio 2011 ha chiesto a Passalacqua di «scontare» un assegno post datato. «A fronte del prestito di 900 euro - avrebbe dichiarato il denunciante - mi è stato chiesto di restituirne mille entro un mese».

Ma per capire quanto sia grave il fenomeno dell'usura a Marsala va ricordato un altro fatto, apparentemente minore è passato sotto silenzio. Un tizio, un paio di settimane fa, è stato pestato a sangue a Porta Nuova. Nella denuncia che ha fatto ai Carabinieri, racconta che lui vive fuori Marsala proprio perchè aveva contratto dei debiti da un usuraio che non era riuscito a pagare. E pertanto, una volta venuto a Marsala per le vacanze estive, ci sarebbe stata la "lezione". Sul fatto indagano i Carabinieri.