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02/09/2012 03:02:33

Si è chiusa a Marsala la "Settimana Liturgica Nazionale"

«Paragono il tempo alla moneta - ha detto,  Di Molfetta - se lo sappiamo bene utilizzare ci permette di entrare in una logica di condivisione, di benessere. Se diventa una meta che non sappiamo utilizzare, si creano le condizioni per l’ingiustizia e la violenza. Ecco, l’anno liturgico diventa una scuola in cui imparare e apprendere cosa significa monetizzare e capitalizzare i valori buoni. La liturgia è sempre attuale perché è opera di Dio. L’anno prossimo saremo a Bergamo». Alla conferenza stampa che ha chiuso la «Settimana» hanno preso parte anche monsignor Alfredo Di Stefano, segretario del Cal e il vescovo di Mazara, Domenico Mogavero. Quest’ultimo ha lanciato un appello ai laici «a camminare insieme perché questo nostro tempo sia luogo di valori condivisi». Poi, affermando di essere ormai conosciuto come un «pasdaran» della Chiesa in fatto di dichiarazioni sui temi sociali e della politica, Mogavero ha dichiarato: «Siamo alla vigilia di una campagna elettorale. Abbiamo l’arma in pugno. Votiamo per chi fa
gli interessi della regione e della provincia. Non facciamoci abbindolare da chi fa gli interessi particolari e non quelli comuni».
Per l’alto prelato, però, chi indossa l’abito religioso non può scendere direttamente in politica. «Mai e poi mai - ha detto -. I laici devono fare politica. Noi non dobbiamo essere di parte. E’ finita quella che è stata una connotazione storica».  Ai laici, poi, lancia un messaggio: «Assistiamo a una disgregazione tra i poteri dello Stato. Cerchiamo di ricostruire il tessuto etico della patria in un momento di grande crisi economica pagata dai più poveri». Poi, si è parlato del gemellaggio tra la chiesa di Mazara e quella di Tunisi, con una colletta che ha fruttato 1.253 euro.