La Giunta Damiano ha chiesto ai dirigenti di ridurre le spese senza tuttavia modificare la qualità dei servizi.La riduzione dei trasferimenti erariali e dei contributi è di 7.682.132,60 euro, pari al 41,42% rispetto all’anno scorso. C’è poi lo sforamento del patto di stabilità con i suoi 2.412.726 euro.La `spending review` del governo Monti costa 941 mila euro. La spesa corrente da un anno all’altro segna un saldo negativo di 7.269.502,06 euro. A Trapani aumentano tasse e tributi. L’addizionale Irpef (addizionale comunale all’imposta sul reddito delle persone fisiche) è passata dallo 0,5 allo 0,8%, con l’esenzione per il reddito imponibile di 13.000 euro. L’Imu (imposta municipale unica) è stata lasciata all’aliquota base per la prima casa (4 per mille), ma è stata invece aumentata quella per le altre abitazioni (10,6 per mille). Invariate le esenzioni con 200 euro per la prima casa, 50 euro per ogni figlio fino a 26 anni fino ad un massimo di 400 euro. Il gettito previsto dall’Imu per il Comune di Trapani è di 15.200.000 euro. Aumento anche per la Tarsu (tassa sui rifiuti). E’ del 15,90% ma scende effettivamente al 4,56%. Le tariffe idriche aumentano del 3,58%. Ma c’è un sistema di esenzioni e di agevolazioni che punta a favorire le fasce sociali più deboli. L’amministrazione Damiano punta a recuperare risorse finanziarie dalla lotta all’evasione fiscale e da una revisione straordinaria dei residui attivi e passivi per liberare parte dell’avanzo vincolato da utilizzare per ridurre l’indebitamento. Per l’assessore alle Finanze Francesco Mazzara `la situazione è critica`. L’aumento dell’addizionale comunale all’imposta sul reddito delle persone fisiche dallo 0,5 allo 0,8% è stato contestato dal vicesindaco Salvatore Savalli, che ha la delega all’Equità contributiva, e dall’assessore Michele Augugliaro (Pianificazione Territoriale e Lavori Pubblici). I due hanno votato contro la delibera di GIunta. L’atto deliberativo, comunque, dovrà essere esaminato e votato dal consiglio comunale.
L’Amministrazione Comunale pur potendo usufruire dell’ulteriore proroga al 31 ottobre disposta dal Ministero dell’Interno per l’approvazione del bilancio, ha deciso di provvedere di definire lo strumento finanziario con celerità, al fine di poter adottare misure finalizzate al rispetto del patto di stabilità.
“Nell’anno 2012 – ha specificato il Sindaco Damiano nell’introduzione al bilancio – le esigenze di contenimento della spesa dello Stato e di riduzione del debito pubblico hanno inciso pesantemente sul bilancio di previsione finanziario e sui programmi dell’Amministrazione, poiché per il Comune di Trapani si è verificata una drammatica riduzione dei trasferimenti erariali ulteriormente aggravata dalla sanzione subita per il mancato rispetto del Patto di stabilità nell’esercizio 2011”.
Il Sindaco ha altresì sottolineato che “l’obiettivo di garantire sia il pareggio di bilancio sia il rispetto del patto di stabilità risulta condizionato non soltanto dal difficile periodo economico. Va infatti registrato che le politiche di interventi perseguite dalla passata Amministrazione hanno inevitabili riflessi sul presente e in particolare su quei pagamenti in conto capitale, derivanti dai lavori pubblici effettuati, che così negativamente incidono sugli attuali obiettivi del patto di stabilità”.