Il decreto di sequestro preventivo d'urgenza, emesso dalla Procura di Marsala, reso esecutivo il 24 agosto u.s., è fondato su una revoca, risalente all'anno 2010, della licenza di concessione marittima avente ad oggetto parte della sala ristorante.
Senza entrare nel merito della vicenda (detto provvedimento è infatti, oggetto di ricorso al TAR di Palermo, non ancora definito), preciso che lo stesso assessorato Regionale, competente in materia di demanio marittimo, ha concesso in autotutela e su istanza dsell'interessata, una sospensiva del provvedimento di revoca, fino al settembre dell'anno 2011, onerando gli Organi Competenti, di delineare la zona oggetto della concessione de qua.
Il Ristorante, infatti, ricade oltre che sul demanio marittimo, in parte su altro demanio statle ed in parte su proprietà privata.
La ditta in questione ha più volte sollecitato alle Competenti autorità l'apposizione dei limiti lapidei, secondo le norme del Codice della Navigazione, al fine di provvedere allo sgombero.
Mai nessun riscontro fino all'esecuzione del decreto di sequestro preventivo.
Occorre, tuttavia, precisare che il sequestro abbraccia parte della struttura denominata "Sala Ristorante" e non include né la rimante parte della stessa, né i locali adibiti a cucina, nè la Torre propriamente detta.
Tutte le licenze relative all'attività di ristorazione sono valide ed efficaci.
Il ristorante La Torre sas è, pertanto, aperto al pubblico fino al 31 agosto, data da tempo fissata per la chiusura stagionale.
Tanto era dovuto
Distinti Saluti
Avv. Riccardo Marceca