Neanche il rincaro dei carburanti è servito a scoraggiare l’uso delle auto agli appassionati del fatuo. Se si pensa, poi, alla povertà di spazi riservata alle isole pedonali il cittadino virtuoso quale saggio o tecnico del ramo deve invocare? Sensibili ai disagi provocati alla Cittadinanza dai fumi di scarico e dai ruggiti dei cilindri, le scriventi Organizzazioni, per le poche conoscenze di cui dispongono, evitano di entrare nelle cause che hanno determinato l’imprevista interruzione. Tuttavia rilevano, oggettivamente, che la sosta regolamentata garantisce maggiore vivibilità; è esistita da anni nella nostra Città e si affiancava egregiamente ai restanti servizi pubblici, essendo venuta meno anche la normale prassi concorsuale. Mentre gli armadietti delle biglietterie restano inattivi, i solerti, ma imparziali, ausiliari che eravamo abituati a vedere per le vie cittadine subiscono la condanna peggiore: la sospensione forzata dal lavoro e dalla retribuzione. Se si difendono così i posti di lavoro… Il contenzioso legale chiarirà le divergenze tecnico-organizzative avvenute in corso d’opera, ma al cittadino-utente interesseranno ben poco se urge il ripristino di un servizio utile socialmente e redditizio per le casse comunali. Né un’Amministrazione proiettata al buon governo può prescindere da interventi che non siano tempestivi quanto necessari. Mirati soprattutto alla salvaguardia del lavoro.
Segreterie CISL, Antonio Chirco - UIL, Osvaldo Angileri.