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17/08/2012 07:00:00

Egadi: multe e sequestro dei fucili subacquei per i bracconieri dell’Area Marina Protetta

 nella zona C dell’area marina protetta, due subacquei intenti ad effettuare pesca subacquea in apnea con fucile subacqueo, rigorosamente vietata in tutta la riserva marina.

Ad entrambi i contravventori è stata comminata una salatissima sanzione di 4.000 euro, come previsto dal Disciplinare integrativo al Regolamento, adottato in febbraio dal Comune di Favignana in qualità di Ente gestore dell’Area Marina Protetta "Isole Egadi". Agli stessi è stato inoltre imposto il sequestro del fucile e il rientro a terra.

“Questo intervento – ha commentato il Presidente dell’AMP e Sindaco di Favignana, Lucio Antinoro – testimonia il crescente livello di collaborazione dell’Area marina protetta con la Capitaneria di Porto di Trapani, che sta svolgendo, pur tra notevoli difficoltà logistiche ed economiche, un lavoro instancabile per assicurare la tutela del mare e la sicurezza di diportisti e bagnanti, soprattutto in questi giorni in cui le isole sono letteralmente prese d’assalto dai turisti. A consolidamento di questa collaborazione, a breve sottoscriveremo con la CP un protocollo di intesa per rifornire di carburante i mezzi impiegati nella sorveglianza dell’AMP”.

“La pesca subacquea in apnea – ha dichiarato il Direttore dell’AMP, Stefano Donati - è vietata in tutte le aree marine protette italiane e anche alle Egadi questo divieto è scattato solo dal 2010, con il nuovo Regolamento. Purtroppo alcuni utenti, specie quelli non residenti, ancora faticano a conoscere o ad abituarsi alla nuova norma. Non si tratta di una pregiudiziale verso la pesca subacquea in sé, ma dell’adozione di un principio di precauzione per un’attività ancora oggi troppo mal regolamentata a livello nazionale: la legge risale addirittura al 1968, e non esistono dati certi sul numero di pescatori subacquei operanti in Italia. Se si aggiornasse tale legge, - conclude Donati - allineandola a quella per la caccia, con rilascio di licenza di pesca subacquea e obbligo di censimento dei fucili, forse anche la pesca sub si potrebbe praticare nelle AMP, previa autorizzazione e in modo rigorosamente disciplinato, almeno in zona C. Ma oggi è un rischio che non possiamo correre per non compromettere l’effetto della riserva”.