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12/08/2012 23:04:31

Scrive Leonardo Agate, sull'albergo, o borgo, della pace a Marsala

 Devono essere cristiani di ferro, questi della Fondazione Francesco d'Assisi, se dopo aver letto le due puntate dell'inchiesta di questo giornale, pubblicate l'8 e il 9 agosto 2012, non fanno altra rimostranza che quella di non accettare che la Cittadella della Pace sia chiamata "villa Grillo". Questa correzione mi sembra doverosa, perché una signora Grillo é solo nel consiglio di amministrazione della Fondazione che gestisce la Cittadella.
Se un curioso vuole andare a vedere questa Cittadella, resterà deluso. Sulla litoranea dello Stagnone andando verso nord, un centinaio di metri prima dell'esercizio Mammacavura, ma sul lato opposto, é stata di recente ultimata una costruzione che a prima vista sembra una trattoria o qualcosa di simile. Volendo, uno può pensare che sia un bed and breakfast. Certo non potrà mai pensare a un cittadella di nessun tipo. Per cittadella tutti intendono una piccola città o un paesino. Questa é la più risibile anomalia di questa iniziativa, partita nel 2005 con un solido contributo regionale e ultimata con l'accensione di mutui - almeno così afferma la Fondazione, nella sua lettera di risposta all'inchiesta, pubblicata il 10 agosto 2012. Sarebbe interessante conoscere quanto é stato il contributo regionale, per poter calcolare quanto é gravato sulle tasche dei contribuenti. Oddio, anche noi abbiamo contribuito a far edificare quella cosa? Anch'io, quindi? L'edificio francamente appare mediocre, stona con l'ambiente ed anche con quello che da anni abbiamo sentito dire: entro 150 metri dal mare non si può assolutamente costruire. Non é che all'origine di tutto c'é stato l'errore di considerare terra la salina? Sarebbe bene andare a chiedere al dirigente dell'Edilizia Privata del Comune. Adesso che, con la nuova amministrazione il Comune é diventato efficiente e trasparente, sarà una bazzecola andare e sapere. Certo che se veramente le saline sono state considerate terra, quindi da computare nella misurazione dei 150 mt., derivano conseguenze non di poco conto. Se le saline sono terra, il nostro sale non é marino ma é salgemma. Le cose si mettono davvero male. Stiamo perdendo la provincia, perderemo forse il carcere, probabilmente aboliranno la linea ferrata Castelvetrano - Trapani, e viene anche a decadere la qualità del nostro sale. Mala tempora currunt! Ma non divaghiamo, anche se davvero non ci capacitiamo come questa costruzione, o Cittadella che dir si voglia, sia l'unica assentita da tanti anni lungo la litoranea. Le altre costruzioni che ci stanno sono o condonate o abusive. Ma non divaghiamo! Nell'inchiesta di questo giornale, due falsi clienti vanno a chiedere se possono utilizzare i servizi dell'albergo, pardon della Cittadella. Il preposto li informa sui prezzi, e precisa che vuole essere pagato in contanti, perché ha problemi amministrativi.
Nella lettera della Fondazione Francesco d'Assisi a questo giornale, si precisa che l'edificio rientra in un piano di fratellanza umana, che ha la sua scaturigine nello scritto Una città non basta di Chiara Lubich. Nello scritto, a un certo punto, é detto: "Ma con un Dio, che ti visita ogni mattina, se vuoi, una città è troppo poco." Dio mio, non é che la Fondazione ha in mente di costruire altre Cittadelle della Pace lungo lo Stagnone?


Leonardo Agate
www.leonardoagate.bloog.it
 



Native | 2024-07-16 09:00:00
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