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12/08/2012 04:16:12

A Marsala l'evangelizzazione si fa in spiaggia con il progetto Fastmission

 “Era la notte di Ferragosto di qualche anno fa. Io attraversavo un momento difficile della mia vita. Ero in spiaggia con degli amici. Birra, fumo. Poi venne una ragazza, e parlammo tutta la notte”. Non ne nacque una storia d’amore, ma una conversione spirituale. La ragazza invitò il ragazzo a pregare.”Mi disse che Gesù mi voleva bene, e che era capace di trasformarmi”. Marcello scoprì la fede, la sua vita cambiò: “Mi sono laureato in giurisprudenza, ora vado a specializzarmi a Milano. Cose che prima non mi sarei mai immaginato”. Nel frattempo, con altre decine di suoi coetanei passa l’estate a convertire giovani, e non, in spiaggia. Marcello infatti è uno dei settanta partecipanti al Fastimission Beach, un progetto messo in piedi da alcune confraternite cattoliche della Diocesi di Mazara del Vallo. I volontari vengono per l’occasione da tutta Italia, un paio anche dalla Francia e dall’Africa del Nord. Il loro compito e battere palmo a palmo, ombrellone dopo ombrellone, i lidi delle loro città, cominciando da Marsala, per parlare ai giovani di fede. A guardarli arrivare, allegri, con le magliette colorate, i bagnanti li scambiano per i p.r. di qualche locale. “Ma in effetti noi siamo dei p.r. di Gesù, e gli diciamo che c’è salvezza per ognuno” dice Francesco, un altro dei volontari. L’operazione ha come slogan “Accenditi e condividi”, una provocazione, con il caldo di questi giorni. “Noi siamo fuoco per accendere altri fuochi” spiegano. “La sabbia scotta - aggiunge Padre Baldo Alagna, coordinatore del progetto - ma scottano di più i nostri cuori”. L’evangelizzazione in spiaggia è gentile nei modi, non invasiva. I ragazzi sono tanti, arrivano al lido, montano su un palchetto, strumenti, amplificazioni e cominciano a suonare: pop, blues, rock, nulla di religioso.Tantissima musica dance. Poi si alternano ai microfoni, ognuno racconta la propria storia. Nel frattempo, gli altri girano tra i bagnanti, improvvisano dei giochi, si fermano a parlare con le persone. Cosa dicono? “Solo di pregare, di andare a messa, nulla di più” dice una delle animatrici. E le persone come reagiscono? “Molti si mettono a parlare, dei loro problemi, di come hanno smarrito la fede - racconta - altri, è normale, ci allontanano, ma non ne facciamo un dramma. Gesù ha cominiciato così, raccogliendo gli uomini sulle spiagge di Galilea”. Gesù però non organizzava serate in discoteca, i giovani di Fastmission si. L’evento clou del loro progetto è infatti un disco party in spiaggia, sempre a Marsala, la notte di Ferragosto: “Musica a tutto volume fino a notte fonda - annunciano - senza alcool, senza droghe”. Si chiama “God’s party”. Il dj è Padre Robert (“Abbiamo un impianto audio da 15.000 watt” dice orgoglioso) uno dei giovani preti stranieri che fanno parte del movimento. Fastmission si pratica in Italia ormai da diversi anni, ma in Sicilia è una novità recente. Spiega Padre Alagna: “Noi vogliamo uscire dalle sagrestie. Vogliamo spiegare che essere cristiani è bello”. La sera, dopo il tramonto, l’animazione si sposta in centro, con flash mob, giochi di gruppo in piazza e “abbracci gratis per tutti”. La mattina, tutti di nuovo in spiaggia. Ma almeno un bagno i giovani missionari dell’arenile se lo fanno? “Ma quando mai - sorride Marcello - piuttosto ci facciamo un bagno di sudore”. Un fioretto? “Si, offriamo al Signore questo sacrificio per tutti i giovani che verranno in chiesa”.