Comprendo che si tratta di una tassa che è servita per tentare di salvare l’Italia dalla bancarotta, ma mi chiedo, caro Presidente, come può pagare un agricoltore che da oltre sette, otto anni subisce una crisi insopportabile oltre ai costi di produzione molto elevati, e considerati anche i propri prodotti svenduti? Perché, caro Presidente, la crisi dell’agricoltore non è iniziata da poco; è già da diversi anni che subisce perdite, tanto è vero che in alcuni comuni della provincia di Trapani ci sono molti terreni abbandonati, ed è per questo motivo che mi chiedo a cosa serve continuare a gravare su chi produce in perdita. Non sarebbe meglio far pagare chi ha un reddito di produzione elevato, che ha la possibilità di farlo in quanto il suo valore di produzione glielo consente? Infatti, se il soggetto in difficoltà deve versare il 7,6 % e il Sindaco, insieme col consiglio comunale, aumenta la percentuale di due punti, l’importo diventa cosi alto da essere insopportabile. Ciò non serve, in un momento in cui c’è chi si sforza di coltivare i terreni e a mantenerli puliti e in ordine.
Secondo me questa tassa andrebbe pagata da chi ha un reddito alto, e da tutti coloro i quali hanno usufruito di agevolazioni regionali, nazionali e comunitarie e dei relativi contributi.
L’altra questione sulla quale desidero esprimermi è la seconda casa. Molte persone possiedono immobili in cui abitano i figli, ma per vari motivi – soprattutto di carattere economico – i genitori non hanno avuto la possibilità di fare il trasferimento a questi ultimi, ma nonostante ciò, c’è una residenza effettiva, dato che vi abita un figlio, che non dovrebbe essere considerata alla pari di chi ha una seconda casa come villeggiatura. Il più delle volte il padre non può pagare questo tributo perche percepisce una pensione bassa e il figlio non ha nemmeno un posto di lavoro.
Concludendo, l’IMU non dovrebbe continuare a essere un tributo senza un approfondimento della questione da parte del Governo, così come i sindaci non possono non tenere conto della realtà in cui si vive, cercando, in particolare, di non aumentare le aliquote, perché si rivelerebbe un vero danno alla nostra economia; piuttosto sarebbe meglio tagliare determinati costi che la Pubblica Amministrazione sopporta per accontentare gli amici.
Enzo Maggio
Ex Assessore del Comune di Petrosino