Per tale ragione - spiega De Nicola, Direttore Generale dell’ASP- l’Azienda Sanitaria di Trapani ha adottato dal gennaio del 2012 un nuovo percorso organizzativo che prevede l’integrazione tra il Pronto Soccorso del Paolo Borsellino di Marsala e il Reparto di Cardiologia di Trapani, per ridurre la tempistica d’intervento. I risultati raggiunti appaiono ottimi, per questo ringrazio tutto il personale coinvolto nella realizzazione del nuovo percorso di assistenza e auguro un miglioramento nel prossimo futuro ”.
Il Dott. Alberto Di Girolamo, Direttore dell’Unità Operativa di Cardiologia del S. Antonio Abate di Trapani e Direttore del Dipartimento di Area Medica dell’ ASP di Trapani , nonché promotore e coordinatore del nuovo percorso organizzativo- integrato entra nel merito e illustra quanto realizzato:
“Tutti sappiamo che la diagnosi di infarto va fatta il più precocemente possibile e che se la terapia venisse praticata entro uno –due ore dall’inizio della sintomatologia, ci sarebbe una riduzione della mortalità di oltre il 50%, e anche gli episodi di scompenso cardiaco negli anni futuri sarebbero notevolmente ridotti.
Il tempo che intercorre dall’inizio dei sintomi, che di solito corrispondono alla chiusura della coronaria per la formazione di un trombo su una placca aterosclerotica, alla terapia, può essere diviso in un tempo pre-ospedaliero ed un tempo intraospedaliero o interospedaliero.
• Il tempo pre-ospedaliero dipende anche dal paziente, che deve percepire la sintomatologia come qualcosa d’importante e per questo indurlo a farsi accompagnare, meglio con il 118, il più precocemente possibile al Pronto Soccorso.
• I tempi intra o interospedalieri dipendono dalla tempistica della diagnosi, della preparazione del paziente ,del trasferimento e della rivascolarizzazione (apertura del vaso colpevole dell’infarto con terapia medica ed angioplastica primaria).
Per i pazienti con infarto al miocardio che afferiscono all’ospedale S. Antonio Abate, i tempi dall’arrivo al Pronto Soccorso alla rivascolarizzazione del miocardio (apertura del vaso colpevole dell’infarto) sono intorno a 75 minuti, cioè molto buoni.
Per i pazienti che accedono all’Ospedale di Marsala va evidenziato che nel 2011 i tempi di trasferimento alla Cardiologia di Trapani, dove i pazienti vengono sottoposti ad Angioplastica Primaria, era di oltre tre ore. Questa dispersione di tempi era dovuta soprattutto a motivi organizzativi.
Dall’ osservazione di questo dato è emersa la motivazione ad adottare un nuovo percorso organizzativo, integrato tra i presidi sanitari di Marsala e Trapani, integrazione fortemente sostenuta dalla dott.ssa Martorana, Direttore Sanitario dell’ ASP di Trapani.
L’adozione del predetto percorso ha permesso:
1. Lo sviluppo di nuovi modelli organizzativi, attraverso la messa in rete dei responsabili delle cardiologie, dell’area di emergenza e della direzione sanitaria di Presidio dell’ Ospedale di Marsala;
2. La velocizzazione dei tempi di diagnosi, infatti il percorso adottato prevede che la diagnosi di infarto, negli ospedali senza emodinamica, deve essere fatta al Pronto Soccorso entro pochi minuti. Quindi il paziente viene trasferito più velocemente presso la cardiologia di Trapani per essere sottoposto ad Angioplastica Primaria.
Oggi siamo in grado di comunicare i primi risultati che possono considerarsi, per i pazienti infartuati marsalesi, senza dubbio straordinari:
• I tempi medi di trasferimento dall’ospedale di Marsala alla Cardiologia di Trapani si sono ridotti di circa 80 minuti, passando dai 202 minuti del 2011 ai 124 degli ultimi quattro mesi del 2012;
• Ne è conseguito anche l’aumento del numero dei pazienti che può usufruire dell’Angioplastica Primaria, infatti dai 16 pazienti nel 2011 siamo arrivati a 21 pazienti nei primi sette mesi del 2012”.