Ospite del nuovo appuntamento dedicato all’analisi approfondita delle stragi di mafia sarà la giornalista Laura Anello, che vive e lavora a Palermo, scrivendo per il Giornale di Sicilia e per La Stampa di Torino. Laura Anello, che dialogherà con Giacomo Di Girolamo e Jana Cardinale, è autrice de “L’altra storia”, non quella raccontata dai mafiosi che spinsero il bottone a Capaci e imbottirono di tritolo l'auto di Via D'Amelio. Neppure quella dei processi che in vent'anni, tra veleni e depistaggi, hanno ricostruito una verità ancora parziale. Questa è la storia che cammina sulle gambe dei sopravvissuti e delle vittime uccise nelle stragi che insanguinarono la Palermo del 1992.
Per la prima volta, un libro ricorda non solo i giudici-eroi ma anche i loro agenti di scorta. Un puzzle di testimonianze che svela segreti, getta nuova luce sull'isolamento dei due magistrati, esplora un dolore ancora bruciante che si declina in rabbia, rimpianto, richiesta di giustizia e di verità. C'è il sopravvissuto Angelo Corbo, l'agente sulla terza macchina di scorta a Capaci che raccoglie l'ultimo sguardo di Falcone sull'autostrada sventrata dal tritolo. C'è Maria Falcone, che ricostruisce la parte privata del fratello giudice, ormai piegato, senza mai arrendersi, dalle calunnie e dalle amarezze. C'è Alfredo Morvillo, il fratello di Francesca, che descrive il clima di isolamento e di invidie al Tribunale di Palermo che precedette la strage del 23 maggio. C'è Manfredi Borsellino, che parla della vita del padre, dall'incrollabile ottimismo all'ultima telefonata tempestosa con il capo della procura, poche ore prima di andare incontro a una morte annunciata. E poi le mogli, i figli, le sorelle e i fratelli dei ragazzi che vent'anni fa morirono in Sicilia per lo Stato. Quello Stato di cui rappresentavano "il volto più vero e alto", come scrive Luigi Ciotti nella Prefazione. Quello stesso Stato che aveva anche un volto diverso, e che, forse, tramò contro di loro. Sono passati vent’anni dalla terribile strage di capaci e ancora la giustizia non è riuscita a fare il suo corso.
Laura Anello ha già pubblicato “Amore di madre”, dedicato al fisico nucleare disabile Fulvio Frisone. Tra il 2010 e il 2011 ha vinto per tre volte il premio Igor Man de La Stampa.
L’incontro è organizzato in collaborazione con la Libreria Giunti al Punto e con la sponsorizzazione della DESPAR, oggi significativamente impegnata nella promozione della cultura della legalità grazie all’azione del Gruppo 6GDO.