Intanto domani, 24 luglio, il Tar Sicilia si dovrà pronunciare sui ricorsi di due ditte che avevano partecipato alla gara di appalto, relativa ai lavori di ristrutturazione e adeguamento dell’ospedale effettuata lo scorso febbraio ed aggiudicata alla Si.Gen.Co di Catania. Sui due ricorsi, presentati dal Raggruppamento temporaneo tra Consorzio Ciro Menotti-Musumeci Costruzioni -Marino Impianti e dal Consorzio Cons.Coop. di Forlì (seconda classificata), è intervenuto l’ing. Francesco Costa, capo settore Gestione Tecnica Asp-Tp.
«Entrambi i ricorsi - ha spiegato Costa - vertono su aspetti non imputabili all’attività dell’Asp: il primo su false dichiarazioni rese in gara da un concorrente, il secondo su presunte dichiarazioni non rese da un altro concorrente. Se i concorrenti partecipano ad una gara attestando falsamente il possesso di requisiti essenziali od omettendo importanti dichiarazioni la colpa non è certo imputabile a chi ha indetto la gara». Costa ha poi sottolineato: «Pur
in pendenza del giudizio del Tar ed avvalendosi della facoltà prevista in fase di gara, l’impresa aggiudicataria ha avviato l’esecuzione delle indagini strutturali estese a tutto il complesso edilizio dell’ospedale: prove sui materiali delle strutture portanti (murature, calcestruzzi, armature metalliche, prove di carico sui solai, esame delle strutture di fondazione) che serviranno alla successiva esecuzione dei lavori di adeguamento sismico dell’intera
struttura».
«Le attività - ha precisato - non determineranno ostacolo alcuno al regolare svolgimento delle attività sanitarie presenti all’interno dell’ospedale». Infine ha stigmatizzato «l’indifferenza nei decenni passati, durante i quali sono stati compiuti i peggiori misfatti a danno dell’ospedale privandolo immotivatamente delle risorse destinate per la realizzazione degli indispensabili lavori di ristrutturazione e condannandolo all’inevitabile depotenziamento ».