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23/07/2012 04:59:20

Comando dei vigili urbani di Marsala. Una poltrona per troppi. La confusione del Sindaco Adamo

Venerdì l’esperto del Sindaco per il traffico e la mobililtà, Salvatore Adamo, è stato raggiunto da un avviso di garanzia della Procura della Repubblica di Marsala per usurpazione di funzione pubblica e peculato.
Si vociferava che Adamo si fosse dimesso dal suo incarico di esperto, ma è stato lo stesso a smentire: “Resto al mio posto”, spalleggiato anche dal Sindaco suo omonimo, con una dichiarazione di solidarietà.
Adamo è stato uno di quelli che più di tutti si era speso in campagna elettorale per fare eleggere l’attuale Sindaco di Marsala. In cambio ha avuto la promessa di venire nominato capo dei vigili urbani al posto di Vincenzo Menfi (attualmente rientrato come capo dell’ufficio di polizia giudiziaria dei vigili alla Procura, a stretto contatto con il Procuratore capo, Alberto Di Pisa, che più volte ne ha encomiato l’impegno).
Sono tanti però i veleni che girano a palazzo. Adamo, funzionario della Polstrada ad Alcamo, secondo alcune fonti interne al Comune di Marsala non avrebbe i titoli per diventare comandante dei vigili urbani: la laurea triennale, conseguita nel 2011, l’assenza di precedenti esperienze dirigenziali, secondo chi ha visionato il suo curriculum vitae (qui il link), sono solo alcuni degli ostacoli che si sarebbero frapposti per la sua agognata nomina. "Non è così, ho i titoli per fare il comandante - replica Adamo - e semmai ci sono stati degli ostacoli burocratici".
Da lì l’idea di nominarlo consulente. E così, il Sindaco di Marsala, Giulia Adamo,con determina n.8 del 7 Giugno 2012, pochi giorni dopo essere stata eletta primo cittadino, nomina Salvatore Adamo, quale “esperto del sindaco, a titolo gratuito, al fine di supportare to stesso nella attuazione del programma politico amministrativo nei settori della polizia urbana e della sicurezza”. Un incarico che però secondo alcuni osservatori non è in linea con le previsioni normative. La legge Brunetta, che di recente ha riformato tutto il complesso mondo delle allegre consulenze per gli enti locali, prevede infatti ormai criteri ben precisi per l’individuazione di esperti tra cui la comprovata esperienza, l’assenza di personale con ruolo uguale nella pubblica amministrazione. Inoltre gli esperti devono essere nominati in materie che non riguardano l’ordinaria amministrazione. Per fermarci solo al terzo requisito citato, la materia della polizia urbana è una materia che compete, appunto, ai vigili, e a chi li dirige. Non ad un esperto, anche se a titolo gratuito.
Dal 7 Giugno inizia la strana convivenza tra Salvatore Adamo, l’esperto, e colui che di fatto, in assenza di un vero e proprio comandante, regge le sorti del corpo di polizia municipale della città, il commissario Antonino Sammartano, che ha la delega dell'attuale dirigente del corpo, Fiocca.
Ma è un equilibrio precario. Adamo, infatti, si dà da fare - è nel suo carattere - ragiona da capo in pectore, dicono alcuni vigili, e  utilizza - così risulta - anche i mezzi della polizia municipale. Quando decide ad esempio di partirsi con gli uomini della polizia municipale per controllare l’apertura gli accessi al mare, svolge un compito “operativo” che non è del consulente. Ecco da dove partono le indagini della Procura. Adamo è accusato, ad esempio, di aver occupato la stanza del comandante, presso la sede dei vigili urbani, nei locali dell’ex Ente Fiera Vini. “Gliel’ho data io quella stanza, era l’unica libera” ha detto il commissario Sammartano. Ma Adamo ha anche cambiato la serratura: “E’ vero - conferma lui - ma per una questione di procedura. E comunque tutta la stanza era stata svuotata dai faldoni del precedente comandante”. Circa l’utilizzo dei mezzi del Comune, Salvatore Adamo precisa che “sono previsti nel mio incarico di esperto. Basta leggere il disciplinare”.
Fin qui le indagini. Nel frattempo il miraggio della “promozione” a comandante si fa sempre più lontano. Troppi e tanti gli ostacoli da superare. In particolare è il Ministero dell’Interno a dire di no al trasferimento da Alcamo a Marsala. “Il Comune ha sbagliato a fare la domanda” dice Adamo, che ha una vivace discussione con il Sindaco. Cosa dobbiamo fare? si dicono i due. Ipotizzano che qualcuno, dentro al Comune, non remi dalla stessa parte loro. 
In questo momento di tensione tra i due Adamo si inserisce Antonio Vinci. Il vicesindaco, esponente del Pd, ha un parente che fa al caso di Adamo: è Giuseppe D’Alessandro, da sempre vicino a Vinci, fino a poco tempo fa assessore al bilancio a Petrosino, e comandante dei vigili urbani a Paceco. L’ambizione di Vinci è quella di “sistemare” D’Alessandro a Marsala.
Il Sindaco Giulia Adamo si lascia convincere: portiamo D’Alessandro a Marsala, dice. Ma anche questa ipotesi è irrealizzabile. D’Alessandro potrebbe venire a Marsala non più di tre giorni a settimana, e avrebbe bisogno di un nulla osta che al Comune di Paceco fanno già sapere che non daranno.
Ed è il secondo nome che si giocano. Come finirà? In giro non c’è molto. La sensazione è che si ritorni là dove si era cominciato, e cioè a Vincenzo Menfi.
Nel frattempo al comando dei vigili la tensione è alta. Tutto, dicevamo, pesa sulle spalle del commissario Sammartano, che è stato più volte - tanto per cambiare - ripreso in maniera sprezzante dal Sindaco, con il quale sono volate parole grosse. Per lui, dal giorno dell’elezione del Sindaco, è cominciato una specie di calvario (sono parole di alcuni suoi collaboratori). Riunioni dove viene ripreso davanti a tutti, telefonate a qualsiasi ora per ogn tipo di richiesta. Sammartano fa quel che può, ma alla fine si stanca.Si comincia con la richiesta del Sindaco di sparare i sonniferi ai cani randagi. Sammartano si oppone: “E’ un abuso, perchè il fucile con le siringhe non è un’arma regolamentare, e i vigili anche se hanno il porto d’armi non possono sparare, devono prima fare un corso”. Si continua con altre richieste di questo tipo, raccontano le gole profonde del palazzo. Nel corso di un’ultima riunione il Sindaco Adamo chiede a Sammartano addirittura di garantire il “servizio notturno” ordinario dei vigili. Sammartano gli fa notare che non è possibile farlo, perchè - per diverse ragioni - si può fare solo in casi straordinari. Il Sindaco va su tutte le furie. E da lì cominciano una serie di contestazioni pretestuose nei confronti di un ufficiale che i beni informati dicono vicino al richiesta di pensionamento, tanto è stanco....

Morale della favola. Marsala al momento è senza comandante, e con un solo ufficiale. Per responsabilità del Sindaco Giulia Adamo, tra poco, probabilmente non avremo neanche quello. Tutto il corpo dei vigili è in enpasse, per colpa delle scelte del Sindaco. 



Native | 2024-07-16 09:00:00
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