Riccardo Rallo, chiamato a rispondere di omicidio volontario, sentito ieri dal giudice per le udienze preliminari Lucia Fontana, ha respinto le accuse.Stava digitando un numero sul suo telefono cellulare. Non si sarebbe accorto dell'arrivo dello scooter investendolo.
Il giovane, assistito dagli avvocati Giuseppe De Luca e Germana Tarantolo, ha ricostruito le varie fasi dell'incidente. Questa la versione fornita dal giovane: "Quella sera mi ero dato appuntamento con alcuni amici in un bar in via Alessandro Manzoni, a Casa Santa. Dopo i convenevoli il gruppo avevamo deciso di recarci presso un'altra destinazione. Dopo aver percorso poche centinaia di metri mi sono accorto di aver perso di vista l'auto che lmi seguiva. Ho guardato dallo specchietto retrovisore e non ho visto i miei amici. Ho pensato allora di telefonare. Mentre stavo componendo il numero ho cominciato a fare una manovra per accostare a destra, ma non i sono accordo che stava arrivando uno scooter. L'impatto è stato inevitabile. E non mi sono reso conto subito della gravità della situazione"..
Secondo gli inquirenti, invece, Riccardo Rallo avrebbe intenzionatamente investito lo scooter. Pare che tra i due ci fosse stato un diverbio in un locale, per via di una ragazza. A mettere nei guai Rallo è il filmato delle telecamere del sistema di videosorveglianza, operante in Corso Piersanti Mattarella, che sembrerebbe indicare la manovra di Rallo come volontaria e non casuale.
Rallo ha chiesto di definire la sua posizione con il rito abbreviato. Il processo riprenderà il 26 ottobre con la requisitoria del pubblico ministero Rossana Penna ed, a seguire, gli interventi dei rappresentanti di parte civile e dei difensori dell'imputato.