A chiamare telefonicamente i carabinieri è stato un vicino di casa allarmato dalle grida che provenivano dall'abitazione dei Graffeo. Al loro arrivo, i militari, hanno visto il giovane, in stato di evidente agitazione, che inveiva contro il padre cercando di aggredirlo. A fermarlo sono stati i carabinieri.
Riportata la calma, i militari hanno accertato che a scatenare la furia del giovane era stato il ''no'' opposto dal genitore alle continue e pressanti richieste di denaro del figlio. Alcuni giorni fa, il pregiudicato avrebbe chiesto 500 euro e non avendoli ricevuti aveva colpito la porta d'ingresso dell'abitazione di famiglia con una vecchia marmitta di un ciclomotore, rompendo un vetro e minacciando di morte il genitore.
Lo scorso febbraio, il Graffeo era stato arrestato per tentata estorsione in danno della madre.