Ed è un record che si muove all’interno di un altro primato, quello della Regione nel suo complesso che con un dirigente ogni 9 dipendenti stacca, e di molto, le altre Regioni italiane, comprese le altre a Statuto speciale. Perfino i magistrati delle sezioni riunite della Corte dei Conti non hanno nascosto il loro stupore. E così uno dei capitoli più importanti dei quattro tomi che compongono il giudiziosul bilancio del 2011 si conclude con un appello che va oltre il tradizionale monito sul rigore finanziario: «Si impone una rigorosa rivisitazione delle posizioni dirigenziali, il cui numero è tuttora eccessivo in rapporto al dato più contenuto fatto registrate nelle altre regioni italiane». Secondo i dati raccolti dalla sezione di Controllo, guidata da Rita Arrigoni, nelle altre Regioni italiane i dirigenti sono circa il 5,8%del totale del personale. In Sicilia questo dato cresce fino al 10,6%. In totale i dirigenti dellaRegione - limitando il conto agli assessorati - sono in questo momento 1.918 (di cui 82 a tempo determinato). E se un dirigente ogni 5 dipendenti è un record nel record, c’è chi può già vantare di essere andato oltre: all’Osservatorio regionale degli appalti - secondo le rilevazioni del procuratore della Corte dei Conti, Giovanni Coppola- ci sono 8 dirigenti per 10 dipendenti. Nell’Ufficio speciale di coordinamento e vigilanza sulle opere pubbliche c’è un dirigente per due dipendenti, così come all’Ufficio speciale per i parchi e le riserve e in quello dell’Energy manager. E all’ufficio speciale per le aree a rischio ambientale i dirigenti sono 2 per appena 6 dipendenti.Di fronte aqueste cifre potrebbe perfino non risaltare l’Ufficio speciale affari extraregionali (ex Ufficio di Bruxelles) dove ci sono 11 dirigenti per 32 dipendenti, in pratica uno ogni 2,9 funzionari. Alcune di queste strutture sono uffici speciali. Gli stessi che per la Corte dei Conti «nascono con motivazioni generiche e spesso duplicando funzioni già attribuite ad altri assessorati». Sull’ufficio che dovrebbe censire le opere incompiute, per esempio, i magistrati si chiedono «come possa funzionare, visto che ha solo 4 dipendenti, dirigente compreso». Ma anche nei dipartimenti tradizionali il rapporto non migliora di molto: alla Pesca ci sono 18 dirigenti per 39 dipendenti, all’Urbanistica 29 direttori e 64 impiegati, all’Agenzia per l’impiego 17 «capi» per 72 funzionari. Per la Corte dei Conti « la proliferazione di dirigenti, rispetto al resto d’Italia, è solo in parte giustificato dal fatto che lo Statuto attribuisce maggiori funzioni». Anche perchè c’è un altro dato che i magistrati contabili non possono condividere, quello dei dirigenti esterni, nove in tutto, che vengono pagati 250 mila euro, «una retribuzione di gran lunga superiore a quella dei dirigenti generali interni» che si ferma fra i 160 e i 190 mila euro annui. Per la Corte «di fronte a oltre 1.800 dirigenti di ruolo è poco plausibile ritenere che non siano già disponibili idonee professionalità all’interno dell’amministrazione. La mancata valorizzazione dei dirigenti interni è la causa dei costi elevati per gli esterni». In generale la Corte individua «un aumento della spesa media per ciascuna tipologia di incarico dirigenziale». E ciò malgrado non sia stato rinnovato l’ultimocontratto. Anzi, l’annunciata ripresadelle trattative per i rinnovi fa temere ai magistrati contabili «ulteriori incrementi dei costi del personale». Che nel 2011 hanno già toccato un altro record: fra dirigenti e dipendenti, la Regione ha speso un miliardo e 80 milioni a fronte del miliardo e 26 milioni dell’anno precedente. Ciò si riflette anche sullepensioni. Sommando alla spesa per il personale in servizio quella per la quiescenza, la Regione nel 2011 ha sborsato un miliardo e 724milioni, quasi 47 milioni in più dell’anno prima.