Il 20 agosto del 2009 la donna era ospite della struttura alberghiera. Dopo avere chiesto un cornetto ed avere ottenuto risposta negativa era andata su tutte le furie. Aveva preso un coltello dal tavolo e l’aveva puntato contro un cameriere minacciandolo. L’uomo, con sangue freddo, era riuscito a disarmarla prima che potesse fargli del male. Era scattata una denuncia all’autorità giudiziaria. Nel corso del processo è però emerso che la donna ha dei problemi psichici. Il perito nominato dal giudice, il dottore Gaetano Gurgone, ha
stabilito che l’imputata è affetta da un grave disturbo «bordeline di personalità» ed ha una capacità d’intendere e di volere grandemente scemata. Il giudice, pur tenendo in debita
considerazione le condizioni di salute dell’imputata, dopo avere sentito il cameriere, che ha confermato di essere stato minacciato, non ha potuto fare altro che condannare la donna disponendone il ricovero per un periodo di sei mesi in una casa di cura. La sentenza è stata emessa dal giudice Gaspare Sammartano.