La prima era stata avanzata da Sabrina Rocca, Pietro Li Causi, Alberto Spada, Maria Concetta Serse, Mariano Pinto, Antonio Gandolfo, Andrea Genna,Maria Rita Pecorella, Filippo Salerno, Danil oOrlando, Stefano Marchingiglio e Giorgio Mazzini che avevano chiesto il deferimento dei 19, fra dirigenti e simpatizzanti, i quali, prima del ballottaggio tra Damiano e Maurici, si erano schierati con quest’ultimo. Nello specifico si tratta dell’ex segretario cittadino Nino Grignano, Gioacchino Allotta, Francesco Brillante, Giovanni Burgarella, Andrea Denaro, Rocco Greco (assessore designato da Maurici), Mario Madone, Gaspare Messina, Angela Morabito, Pamela Orrù, Domenico Rizzo, Paolo Russo, Pietro Savona, Bartolomeo Silleri e Michela Tedesco. Poco dopo, invece, le parti si erano invertire ed i 19 avevano chiesto alla commissione regionale di garanzia di sospendere per due anni Sabrina Rocca e di valutare i comportamenti degli altri, in quanto avevano danneggiato l’immagine del partito dato che, inizialmente, si erano schierati contro il Pd annunciando la candidatura a sindaco della Rocca mentre il partit oera ancora impegnato in serrate trattative per dar vita alla Grande Coalizione. Come prevedibile, quindi, la commissione di garanzia ha deciso di non decidere ed ha affidato la questione al segretario provinciale Baldo Gucciardi. Sarà lui a dover trovare una soluzione che vada bene ad entrambe le anime del partito.