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25/06/2012 18:07:58

Successo per il corso di calcografia organizzato dal Kiwanis club di Marsala

Togo, nato nel 1937 a Milano e ivi residente, è pittore ed incisore noto in Italia e all’estero. Di lui hanno scritto Aligi Sassu, Mario De Micheli, Enzo Fabiani, Raffaele De Grada, Paolo Volponi, Lucio Barbera, Paolo Bellini, Luciano Caramel, Vincenzo Consolo, Francesco Poli ed altri, tutti concordi nell’affermare che Togo dipinge e incide “La luce del Sud” rimasta indelebilmente impressa nei ricordi della giovinezza messinese. Nelle sue incisioni “le linee e i segni si inseguono, si sovrappongono, si agitano come fossero animati…..”.
Il Corso, organizzato e promosso dal Kiwanis Club di Marsala, gode del Patrocinio dell’Ente Mostra di Pittura e del Comune di Marsala. Si svolgerà dal 18 al 29 giugno 2012 e consisterà in una parte teorico-descrittiva e soprattutto in una parte pratica nella quale il Maestro Togo trasferirà agli allievi i suoi “segreti” acquisiti durante la sua lunghissima carriera professionale. Una vera e propria “bottega d’arte” d’altri tempi.
Il Corso è stato dedicato alla memoria di Giuseppe Mannone, scomparso il 24 gennaio 2011, il quale, da appassionato collezionista, ha dedicato tutta la sua vita alla divulgazione ed alla fruibilità di qualsiasi forma d’arte, incoraggiando soprattutto i giovani ad esprimersi in piena autonomia e libertà.
Al corso partecipano 23 allievi. Molti altri, rimasti fuori esclusivamente per motivi di tempo e spazio, si sono prenotati per una prossima eventuale edizione.
Al termine del Corso, gli allievi esporranno le proprie opere, realizzate durante le due settimane di lavoro, presso l’Ente Mostra di Pittura Città di Marsala sito in Piazza Carmine, e successivamente in altre prestigiose Sedi con i cui responsabili il Presidente Maurizio Mannone ha già preso accordi.
Come riconoscimento della partecipazione al Corso, agli allievi verrà dato un Attestato ed un depliant che conterrà le riproduzioni di tutte le opere realizzate.
La stampa calcografica è una delle tecniche di incisione risalente al 1450 ed ha avuto modo, nel tempo, di evolvere e trovare diverse tecniche d’esecuzione.
Durante questo breve periodo di lavoro si affronteranno la puntasecca, l’acquaforte e l’acquatinta.


Puntasecca
Consiste nell'incidere su una matrice ( metallo o plexiglass) con uno stilo d’acciaio un proprio disegno, che lascerà una traccia che verrà in un secondo momento inchiostrata e quindi pulita con un tessuto asciutto ( tarlatana) così da lasciare l’inchiostro solamente nei segni eseguiti.
Posta la lastra sul piano del torchio calcografico le si sovrappone un foglio umido e un feltro di cotone. Si passa sotto i rulli volventi del torchio che con la pressione esercitata trasferiranno l’inchiostro dal segno alla carta.

Acquaforte
La lastra di metallo viene ricoperta da un sottile strato di bitume o vernice satinata. Successivamente, con un qualsiasi strumento a punta, si asporta il materiale protettivo affinché restino scoperte le parti che poi verranno stampate; dopo di che la si immerge in un mordente ( acquaforte ) che per il rame è il percloruro di ferro che con un'azione, chiamata "morsura", corrode le parti della lastra rimaste senza protezione. La lastra deve rimanere in acido per un tempo proporzionato al tipo di segno desiderato: più lunga sarà la morsura, più scuri saranno i segni.
Tolta la lastra dall'acido, e ripulita dalla cera viene inchiostrata, ripulita e messa al torchio. Questo lavoro viene eseguito manualmente e deve essere ripetuto per ogni esemplare.

Acquatinta
L’acquatinta è il procedimento con il quale dopo lo spolvero di bitume in polvere sulla lastra e un passaggio sul fuoco della lastra stessa per fissarne i granelli della polvere si ottiene, dopo l’immersione nel mordente, secondo tempi differenti, una serie di puntini che assomigliano a un retino tipografico, che creano, secondo la loro intensità, superfici di tono diverso. Il procedimento per la stampa è identico ai precedenti.