nonostante la Regione abbia a libro paga 250 dipendenti del dipartimento più 750 nei Centri per l’impiego. Dei 2 miliardi di euro del Fondo sociale europeo, per progetti di formazione
e inserimento al lavoro dei disoccupati, sul territorio sono arrivati concretamente solo i 40 milioni dell’Avviso 6 per gli «antichi mestieri artigianali», i 55 milioni
del bando 19 per l’Obbligo formativo e, si spera, adesso i fondi dell’Avviso 20 che sostituisce il vecchio Piano dell’offerta formativa.
Ben poca cosa, considerato che manca appena un anno e mezzo alla fine della programmazione 2007-2013. E il resto dei bandi annunciati in pompa magna dal 2008? Tutti arenati: nel
cassetto sono rimasti i 18 milioni per «lo sviluppo dei nuovi saperi », i 40 milioni della Formazione permanente, i 5 milioni della formazione «per i mestieri del mare».
Peccato però che spulciando lo stato della spesa del Fondo sociale, salti fuori come siano stati realmente spesi milioni di euro andati a società esterne: a esempio per l’assistenza tecnica, con gara da 17 milioni di euro aggiudicata alla Price Waterhouse. Altri 9 milioni di euro sono andati al gruppo Moccia, per curare tutta la comunicazione delle iniziative
avviate con i fondi europei e rimaste lettera morta.