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19/06/2012 04:40:57

Ecco il "teatrino" dell'Ufficio Tecnico del Comune di Marsala in merito agli appalti pubblici

Poco in porta della qualità, poco importa dell’efficacia, poco importa della competenza degli interpreti basta che le carte siano a posto. E come se la garanzia della virgola messa al punto giusto, l’interpretare in maniera restrittiva una norma, porsi sempre con atteggiamento negativo, sia l’unico valore che conta di fronte al bene della collettività. Non si tiene conto del tessuto economico locale, non si tiene conto del nostro patrimonio imprenditoriale, non si tiene conto che dietro alla realizzazione di una piccola infrastruttura, di una manutenzione, dei servizi per la città, ecc… ,specialmente oggi nel delicato momento economico, ci sono uomini, famiglie, fatica, sudore, incertezza del domani, che a mio avviso meriterebbero più rispetto. Mancati pagamenti, ritardi nel predisporre atti dovuti, scarsa celerità, cattiva informazione, assenteismi ingiustificati, ferie pretestuose e un perenne lassismo sono un malessere che uccide la speranza dei cittadini ed aumenta il distacco con le istituzioni. Infatti in tutto questo ci si dimentica che tutti noi cittadini possiamo e dobbiamo pretendere di vedere ben spesi i soldi pubblici (che ricordiamoci provengono dalle nostre tasche..…) secondo criteri che non dovendo essere certamente contro legge, devono assolvere anche principi quali efficacia, trasparenza, competenza, avvalendosi, perché no .. anche delle migliori risorse e magari tenendo in debita considerazione anche una economia locale, che sicuramente può trovare anche giuste motivazioni. Potrà succedere quindi di trovare soddisfazione nel vedere ad esempio ben eseguita una viabilità comunale che con orgoglio magari si praticherà ogni giorno, un’aiuola ben curata che rimarrà tale e a lungo vicino alla scuola dei propri figli, una mensa pulita e accogliente come fosse casa propria e così via per una miriade di altri esempi che non sto ad elencare. E bene tutto questo….!!!! , per i nostri amici dipendenti comunali non è un valore…!!!, non è un modo per interpretare in maniera autentica il compito a loro affidato, ma è soltanto normale routine ….per arrivare a fine giornata, magari tra una sigaretta, una capatina al bar ed una riunione sindacale. Infatti il compito a loro affidato, “e anche ben pagato….” , non è quello di fare il funzionario l’assistente, l’amministrativo il dirigente, per il bene della collettività, ma e quello di vedere principalmente il bicchiere sempre mezzo vuoto, se la virgola e messa al punto giusto, se manca la marca da bollo, se le carte sono a posto, se la poltrona e ben salda ……… dimenticando cari amici che dietro le carte, le virgole, bicchieri e le poltrone ci sono “persone”, uomini, lavoratori onesti, operai, artigiani, specializzazioni con le loro storie costruite con anni di sacrifici sul campo e non dietro una scrivania all’ombra di uno stipendio fisso, che spero diventi per loro sempre meno scontato. E come se loro provassero un certo “piacere” nel volersi ergere a giudici a paladini della giustizia amministrativa in un ruolo che certamente non è quello per cui sono stati assunti, e tranne che per qualche eccezione in merito (vedi il gazebo di porta nuova), ……… ma non è quello che certamente ci dobbiamo augurare. Cari amici, la riflessione che voglio fare pubblicamente oggi, lasciando comunque alla magistratura ogni iniziativa in proposito, e alla nuova amministrazione comunale ogni provvedimento conseguenziale, e la seguente: A chi giova tutto questo ……? Chi ne trae vero beneficio o soprattutto chi ne trae un vero danno….? A voi la risposta…..!!! A mio giudizio i veri penalizzati siamo noi cittadini…. Noi che in questa terra che soffre sosteniamo l’economia con le tasse che paghiamo e ancora nonsi sa come le nostre famiglie. Noi che saremo costretti a vedere i nostri figli emigrare per cercare lavoro laddove non hanno radici. Noi che pur essendo membri di una stessa comunità vedremo crescere le divisioni fra istituzioni e la società civile, tra pubblico e privato, tra la politica e il bene comune, tra chi e ricco e chi e povero. Noi che potremmo scoprire un giorno di essere figli di una terra che non ci riconosce….. E allora cari lettori concludo questa mia lettera aperta con l’augurio che i nostri amici, che voglio sperare essere in “ buona fede…….!!” , rivedano presto l’oggetto delle loro missione per evitare , non solo di restare loro stessi vittime di questo sistema, ma anche e soprattutto al fine di contribuire a rasserenare certi malumori. Alla nuova amministrazione infine mi rivolgo affinché possa vigilare sugli sprechi di denaro pubblico generati da incompetenza, ignoranza e cattiva gestione. Esistono valide alternative sulle scelte fin qui fatte basta soltanto agire con criteri trasparenti, inclusivi e di pari trattamento, di competenza e senza buttare l’occhio tanto lontano. Alla prossima e spero con buone nuove. Un cittadino