Gli escamotage sono i più diversi: l'importante è non farsi accorgere, perchè le multe sono salatissime per i negozioanti sorpresi a fare svendite non autorizzate fuori stagione, e vanno dai 1000 euro in su
ma in città già da alcuni giorni Il mezzo più utilizzato è l’sms: i negozi che hanno le classiche fidelity card stanno mandando messaggini più o meno espliciti a go go. Ma c’è anche l’invito su Facebook, e le vetrine. Forse non ci avete fatto caso, ma molte vetrine sono piene di messaggi che si riferiscono ai saldi indirettamente, con punti interrogativi, rimandi alla sequenza 20 - 30 - 50 (che in percentuale indica l'importo del ribasso....). Oppure si pubblicizza il 3x2. La crisi, tra maggio e giugno, ha fatto calare gli acquisti del 30 per cento, e i commercianti ricorrono
agli stratagemmi più originali per risalire la china.
A promettere affari scontati non sono solo i piccoli negozianti ma anche i big del commercio. Le catene di abbigliamento si sono organizzate con i “temporary outlet”, ovvero organizzano in alcuni punti vendita scaffali di prodotti firmati anche delle passate stagioni a prezzi competitivi.
Contro questa concorrenza sleale, l’associazione di commercianti Cidec ha deciso di proporre all’Osservatorio regionale del commercio un anticipo dei saldi a fine giugno. «Abbiamo chiesto all’assessore regionale Marco Venturi - spiega Salvo Bivona, presidente regionale della Cidec, che ha circa 17 mila iscritti in tutta la Sicilia — di riunire le associazioni di consumatori e commercianti e autorizzare l’anticipo dei saldi alla fine di giugno: questo consentirebbe agli esercenti di eliminare le scorte nei magazzini e contribuirebbe al rilancio dell’economia». Ma la proposta si scontra con il no della Confcommercio, che può contare su 80 mila associati in tutta l’Isola. «Il decreto sui saldi — sostiene Julo Cosentino, coordinatore regionale di Confcommercio — quest’anno è stato concordato a novembre, per consentire alla Sicilia di adeguarsi all’indirizzo che in tutta Italia ha dato la conferenza Stato - Regioni: una data unica il 7 luglio. Non siamo d’accordo a partire prima, non ci sono i tempi».
Per combattere la crisi, secondo Confcommercio, sarebbe più utile liberalizzare le promozioni ovvero le vendite scontate su un numero limitato di capi. «In Lombardia i negozi possono effettuare promozioni tutto l’anno — dice Patrizia Di Dio, vice presidente di Confcommercio Palermo — riunirò i presidenti delle associazioni provinciali e a settembre porterò avanti questa battaglia».
L'anno scorso, alcuni commercianti di Marsala, da noi interpellati, ci hanno riferito che, rispetto agli anni passati, c'è stato un calo minimo, ma significativo, intorno al 10%. Come andrà quest'anno?
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