La situazione economica e sociale del Paese impone delle scelte che la Politica, a tutti i livelli, è chiamata a compiere.
Non è tempo di litigare, né all’interno dei partiti né tra gli stessi, siano essi nel medesimo schieramento che contrapposti.
Occorrono chiarezza e sobrietà, necessitano proposte fattibili per una ripresa possibile e quanto mai necessaria, che non pesi, come al solito, sulle tasche dei ceti medio-bassi.
Le famiglie italiane, gravate dalla crisi, contengono i consumi, diminuisce la produzione, regrediscono le esportazioni, la pressione fiscale è altissima ed assolutamente insopportabile dai più.
In questo contesto non è ulteriormente tollerabile il “teatrino” della politica, che spesso mira più a distruggere che a costruire, con esponenti anche di primo piano che pensano solo a criticare piuttosto che a proporre soluzioni praticabili per venire incontro alle reali esigenze dei Cittadini e quindi della collettività.
E’ un sentimento diffuso quello che porta all’astensionismo, al disimpegno, alla contestazione fine a se stessa mentre nei partiti, paradossalmente, si pensa alle contrapposizioni personali, a crearsi spazi di visibilità e leadership da porre all’incasso al momento delle elezioni.
Il confronto, anche serrato, deve esserci sui progetti amministrativi e politici, sulle proposte e sulle riforme, e mai può prendere il sopravvento sulla necessità di governare bene i territori ed il Paese.
Il tempo delle contrapposizioni verrà. Sono in vista le elezioni regionali, quelle provinciali, che pure credo si faranno, e quelle politiche; in tali occasioni le campagne elettorali saranno, come sempre, dure ed agguerrite, tra coalizioni, partiti e candidati, come è normale che sia.
E arriverà pure la stagione dei nuovi congressi, che dovranno essere pronti a recepire anche le proposte che verranno dalla base, rispettosi delle individualità e delle opinioni a confronto.
Si rispetti sempre la Democrazia, soprattutto per dovere verso i Cittadini che votano e che hanno diritto di scegliere i loro rappresentanti.
Ma ora basta con le liti, tutti quanti, io per primo, pensiamo a dare un contributo per riavvicinare i Cittadini elettori alla Politica, dando l’esempio delle buone pratiche amministrative e di governo, delle buone maniere, combattendo gli sprechi, essendo moderati nel linguaggio ed anche nei comportamenti, onesti e fattivi, pensando ad operare, ognuno per il suo livello di responsabilità, con scrupolo e coscienza, percorrendo la “strada maestra” del contatto e del confronto costante con la gente, per meglio comprenderne le esigenze.
Non è tempo di divisioni, né all’interno dei partiti né tra le forze responsabili che, al contrario, cementando chiare alleanze politico-programmatiche, devono allestire programmi di governo pensando solo alle esigenze della collettività, per una ripresa economica non più differibile.
Io sono per una Politica che sappia costruire sempre e demolire mai, che privilegi il confronto piuttosto che lo scontro e per questo invito tutti coloro che hanno senso civico ad impegnarsi per il “bene comune”, prodigandosi a fare qualcosa di positivo per gli altri, rinunciando a quanto possa avere anche soltanto il “sapore del proprio”.
Basta con le contrapposizioni fine a se stesse. Ognuno faccia del suo meglio e si renda, con modestia ma con orgoglio, partecipe di azioni per il risveglio economico e la crescita del nostro Paese nonché per riattivare un corretto rapporto tra la Politica e i Cittadini.
E’ il tempo dell’impegno, nuovo o rinnovato che sia!
Avv. Paolo RUGGIERI
Assessore Provincia Regionale di Trapani
Componente Coordinamento Provinciale PDL Trapani