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08/06/2012 06:36:34

Mafia: annullata l'assoluzione. Torna sotto processo David Costa

Grande elettore del Sindaco Giulia Adamo - è stato con lei in ogni momento della campagna elettorale - Costa era stato assolto, il 17 giugno 2010, dalla terza sezione della Corte d'appello di Palermo, che confermo' la sentenza di primo grado, emessa il 19 dicembre 2006, al termine del processo celebrato con rito abbreviato, dal gup Antonella Pappalardo. Ora, invece, è tutto da rifare. Costa è il terzo politico dopo l'ex Senatore Pietro Pizzo (voto di scambi politico - mafioso) lo stesso Sindaco Adamo (ma in questo caso per il reato di abuso d'ufficio) a vedere annullata dalla Cassazione una sentenza di assoluzione.

David Costa (classe 1966) pupillo di Pier Ferdinando Casini viene arrestato nel 2005 (un anno dopo l'arresto dell'allora presidente del Consiglio Comunale, Pietro Pizzo) con l’accusa  di concorso esterno in associazione mafiosa. I fatti si riferiscono al 2001. Secondo l’accusa Costa" era interessato a ricevere il sostegno della famiglia mafiosa di Marsala”. Nella sua carriera politica sono frequenti i contatti con Cosa Nostra: nel 1996 è candidato alle Regionali, Cosa Nostra gli chiede 30 milioni di lire, lui non li dà, gli bruciano il comitato elettorale, e allora lui dà 10 milioni. Costa era stato assolto, in primo e in secondo grado, perchè per i giudici, aveva si ricevuto si un appoggio dal capomafia di Marsala, Natale Bonafede, ma non in nome dell’organizzazione  bensì perché la fidanzata di Bonafede era cugina di uno stretto collaboratore di Costa.

Nel 2001 David Costa è candidato alle elezioni regionali. Con lui è candidato anche il figlio di Pietro Pizzo, Francesco.

Il 28 Maggio del 2001 Vito Vincenzo Rallo, il referente più vicino al capo di allora della famiglia mafiosa marsalese, Natale Bonafede, parla in auto con un suo sodale:
“…Ma vedi che Pietro Pizzo io dico che non ce la fa … “
“Ma che cazzo te ne fotte: quello vuole pagare 100 milioni …”
“Pietro Pizzo?”
“Si”
“E Davide Costa ne vuole uscire altri 100…”.

Il pentito che racconta queste vicende, che permette di arrestare Natale Bonafede e che inguaia Costa è Mariano Concetto. Vigile urbano. Concetto viene arrestato il 22 Gennaio del 2002 e comincia a collaborare con la giustizia. E’ grazie alle sue dichiarazioni che si devono le più importanti operazioni antimafia di questi ultimi anni.
E’ lui che rivela dove possano essere nascosti i più importanti boss a cui la polizia dà la caccia, è lui che ricostruisce gli episodi sulla gestione delle estorsioni e sul meccanismo di compravendita dei voti.

Costa ha sempre respinto ogni addebito e le accuse   mosse da collaboratori di giustizia e testimoni, tra i quali colleghi di partito come il consigliere comunale Vincenzo Laudicina e il deputato Onofrio Fratello, che ha  patteggiato una condanna a un anno e sei mesi per concorso esterno in associazione mafiosa.



Antimafia | 2024-09-26 06:00:00
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