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01/06/2012 04:50:51

Pd e Pdl a pezzi in provincia di Trapani dopo il voto. Cristaldi lancia la sua corrente. D'Alì: "E' contro il partito"

Secondo gli organizatori la maggioranza dei Consiglieri Comunali del PDL in provincia di Trapani aderisce a Destraitalia, la componente che fa capo all'on. Nicola Cristaldi. “Questo è un dato che deve far riflettere il vertice del partito – dice l'assessore Duilio Pecorella - in quanto si sa che sono proprio i Consiglieri che rappresentano il territorio e ne interpretano le esigenze. Quando la maggioranza dei Consiglieri Comunali esprime perplessità sull'assetto organizzativo del partito e sulla conduzione dello stesso, vuol dire che c'è qualche cosa che non va e che se questa non viene rimossa c'è il serio pericolo di entrare in una via senza uscita. Una scadenza importante sarà quella legata al rinnovo dell'Assemblea Regionale Siciliana e vedremo come si attrezzerà il PDL. Le prossime elezioni regionali saranno determinanti anche per il segnale che si può lanciare a livello nazionale. Una sconfitta alle elezioni regionali sarebbe l'anticamera della sconfitta nazionale”.

Da queste parole si intuisce che in realtà più che dall'ansia di rinnovamento del partito, i malumori non sono altro che le schermaglie iniziali per la grande sfida sulla "batteria" dei candidati presenterà alle prossime elezioni. Probabilmente il Pdl potrà eleggere solamente un deputato in provincia di Trapani (se mantiene questo trend in calo) e Cristaldi punta sul suo delfino Pecorella (dopo il grande tradimento del suo ex delfino, Toni Scilla).

L'organizzazione di una corrente all'interno del Pdl smentisce un'altra voce che era circolata a Mazara del Vallo nei giorni scorsi, e cioè il passaggio del Sindaco Cristaldi all'Mpa.«Abbiamo il diritto di fare politica e di farla dentro il Pdl» ha detto invece Cristaldi.  Cristaldi vuole un partito forte e autorevole e aggiunge: «Vogliamo che il partito torni grande, ma così non va. Il Pdl deve tornare ad essere sul territorio, organizzato ed interprete della gente».

Nel frattempo si è riunito il coordinamento provinciale del partito.  Questo il comunicato emesso: "La relazione del sen. d’Alì ha evidenziato come, in un momento di particolare difficoltà comune a tutti i partiti politici aggravato dalla presenza tipica delle elezioni locali di un elevato numero di liste civiche, il Popolo della Libertà abbia mantenuto la posizione di primo partito in provincia, con punte di particolare soddisfazione nel comune di Trapani dove l’esaltante vittoria al ballottaggio del candidato sindaco del PDL, Vito Damiano, ha segnato un grande successo di rilevanza politica nazionale.
Il successo assume maggior significato perché conseguito in perfetta autonomia e principalmente contro quei partiti e quelle persone che già per anni partecipi e fruitori dei successi del Popolo della Libertà avevano pensato di potersi ad esso sostituire in un momento di difficoltà della politica nazionale. Ma la pubblica opinione, libera dai prevedibili condizionamenti del gran numero di liste e candidati schierati da parte avversa al primo turno, si è convintamente espressa per il progetto del PDL in occasione del ballottaggio. 
È seguita ampia discussione, cui hanno partecipato il vice coordinatore Ruvolo, l’ex-sindaco di Trapani Fazio, l’on. Lucchese e molti altri, durante la quale sono state evidenziate numerose anomalie dovute al comportamento di tesserati, anche di candidati e di autorevoli esponenti del partito, che in molti comuni hanno tenuto posizioni diverse, a volte in maniera plateale, dal quelle del partito e quindi contrastanti con i suoi interessi politici.
In relazione a ciò è stato conferito mandato ai vertici provinciali di richiedere ai coordinatori comunali apposita nota sulla base della quale avviare le opportune iniziative di cancellazione dagli elenchi dei tesserati e di rimodulazione, ove necessario, dei coordinamenti comunali nominati in previsione dei rispettivi congressi, a proposito dei quali il coordinatore sen. d'Alì ha riferito essere in attesa del regolamento da parte della segreteria nazione per poter predisporre il calendario in provincia.
A numerose domande, relative a notizie di stampa che hanno riportato di riunioni di alcuni tesserati mirate a costituire correnti all’interno del PDL, e segnatamente alla iniziativa che si fa chiamare “Destra Italia”, il coordinatore ha risposto di ritenere che non possa prendersi in considerazione perché portata avanti da chi si è schierato contro il partito in più modalità e occasioni, cercando di minarne la credibilità, e ponendosi quindi al di fuori di esso, e che ciò sarà argomento nel corso una prossima seduta di coordinamento, una volta acquisiti tutti gli elementi utili a delibere, oltreché il parere della segreteria regionale.
Sono stati altresì trattati argomenti di politica nazionale e regionale, con particolare riferimento alla eventualità della celebrazione di elezioni regionali anticipate. 
La seduta è stata quindi aggiornata a data da destinarsi".

Pronta la replica di Cristaldi: On. Cristaldi: “Ma quale primo partito, ci siamo ridotti ad organismo che per miracolo in molte parti supera appena lo sbarramento”
Mi chiedo che razza di analisi è stata fatta dal coordinamento provinciale del partito quando alla riunione non sono stati invitati né i coordinatori comunali, né gli eletti, né i componenti degli organismi regionali, né i Sindaci, né gli assessori, né i referenti reali del PdL.
Ma quale primo partito, ci siamo ridotti ad organismo che per miracolo in molte parti supera appena lo sbarramento e in altre parti per ottenere un consigliere comunale si deve affidare a ‘tricicli e motorini’ come nel caso di Alcamo. Noi ad Alcamo non abbiamo fatto altro che quello che Fazio ha fatto a Trapani, presentando una lista civica che ha sostenuto la candidata Sindaco promossa anche dal PdL, ed abbiamo ottenuto più del doppio di rappresentanza dello stesso PdL. La nostra azione ha fortificato il partito, tanto da ottenere l’elezione di molti consiglieri, salvando la faccia al Popolo della Libertà in provincia di Trapani. Il sen. D’Alì vede la democrazia con fastidio, non accettando dissensi e posizioni che sono a vantaggio esclusivo del Partito. Ci saremmo aspettati le dimissioni del senatore, altro che azioni disciplinari nei nostri confronti. Dovesse prevalere la tesi dell’attuale coordinatore provinciale, il PdL potrebbe benissimo riunirsi a casa d’Alì, mentre destraitalia lavora per un PdL forte, moderno, democratico, rispettoso della legalità e votato al rinnovamento, del resto, personalmente, ho tenuto riunioni e comizi ‘a più non posso’ dove sono stato invitato a sostegno dei candidati del PdL".


   

Alta tensione nel Pd. I dissidenti, sotto accusa per il loro sostegno al candidato sindaco Peppe Maurici, non ci stanno e passano al contrattacco. Ma c'è chi, tra i dirigenti, invita alla calma per un recupero del dialogo e del confronto. Si sta infatti per passare dal confronto, anche duro  alle richieste di deferimento alla commissione regionale e provinciale di garanzia.
La richiesta arriva da un gruppo di dirigenti ed iscritti che fanno capo al candidato sindaco Sabrina Rocca. Intendono mettere sotto accusa i dirigenti e gli iscritti che hanno deciso di sostenere pubblicamente il candidato sindaco Peppe Maurici. E' una sorta di paradosso che il gruppo Rocca che chiede il deferimento di Pietro Savona e compagni è lo stesso gruppo - o in gran parte - che è stato messo, a sua volta, sotto accusa, quando ha deciso di rompere gli indugi e di ufficializzare la candidatura della Rocca che, in un primo momento, non aveva l'avallo del partito.

A promettere battaglia nel Pd è Monica Alagna, delle corrente Mattarella: "Abbiamo molte cose da chiarire - ha dichiarato - anche perchè i risultati non sono stati affatto soddisfacenti".