E' sotto processo, tra l'altro, per peculato e truffa. Per lui è stata chiesta l'assoluzione dal Pm Sessa.
Il medico è difeso dagli avvocati Paolo Paladino ed Ernesto D'Angelo.
Al dottor Maggio è stato tra le altre cose contestato di essersi appropriato di 20 confezioni di farmaci ospedalieri, e di attrezzature per esami diagnostici in dotazione al «San Biagio», di avere fatto credere ad una paziente di averla sottoposta, sempre nel suo studio, ad una Tac, utilizzando, in realtà, un diafanoscopio, di avere invitato, sia pure senza successo, un paziente visitato in ospedale a recarsi presso il suo studio per iniettargli un medicinale e di avere detenuto circa mille di farmaci di vario genere scaduti (alcuni dal 1974).
I fatti contestati sono relativi al periodo tra il 2003 e il 2007.
Circa i farmaci scaduti il pm ha detto che erano stati donati da informatori scientifici e non erano destinati al commercio («anche se non fu avviata procedura di smaltimento»), mentre per l'esame diagnostico con il diafanoscopio all'anziana paziente non sarebbe stato detto che si trattava di una Tac ma che «se il dolore non cessava, bisognava fare la Tac».