omicidio, il 31enne mazarese Vincenzo Asaro, che nel pomeriggio del 2 dicembre 2011, in un raptus, accoltellò alla gola il padre, Antonino, ferendolo gravemente. Ieri, contestualmente alla scarcerazione, il Tribunale ha ordinato il ricovero del giovane per almeno 5 anni in un ospedale psichiatrico.
Ad invocare il proscioglimento era stato lo stesso pm Nicola Scalabrini a seguito dell’esito della perizia psichiatrica chiesta dall’avvocato difensore Mariella Martinciglio. Nel corso del processo, Vincenzo Asaro ha detto che accoltellò il padre perché questi gli avrebbe detto «ebreo di merda ». Fatto, però, smentito dal genitore, che in aula, piangendo, ha dichiarato che «non ci fu alcun litigio». Il padre non ha voluto denunciare il figlio, che avrebbe iniziato ad accusare problemi psichici quando era in carcere, dove era stato rinchiuso per fatti di droga.