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14/05/2012 07:04:28

Trapani 2012: ballottaggio Damiano - Maurici, indicati gli altri assessori, psicodramma nel Pd

  "La scelta di alcuni esponenti locali del PD trapanese tra cui il neo consigliere comunale Nino Grignano, l'ex sindacalista Giovanni Burgarella, Pietro Savona, Pamela Orrù, Rocco Greco ed altri ancora, di appoggiare organicamente il candidato Maurici al ballottaggio, è un'altra pagina di puro trasformismo scritta dalla politica locale."
Quel trasformismo di "piccolo cabotaggio" che ha dapprima scelto di nascondersi dietro un progetto chiaramente alternativo e, successivamente, di contrattare al mercato delle vacche prebende e posti al sole."
Un'operazione di piccolo potere palese ai più, anche se le giustificazioni sono altisonanti e pretestuose: a partire dal presunto "Patto per la legalità" che sta alla base di questo accordo.
 Patto che, speriamo, serva finalmente a farci avere dagli esponenti in questione - e in particolare da Burgarella sempre attento a questi temi - le risposte alle cinque domande poste dalla candidata sindaco di PD e SeL Sabrina Rocca a Maurici."
In nome della trasparenza, ci aspettiamo che spieghino i rapporti intercorsi fra Siino e Maurici; il perchè Maurici non ha informato gli inquirenti delle minacce di morte ricevute dal boss Virga.
SEL e "Trapani democratica con Vendola" ritengono che questi temi siano fondamentali per qualsiasi ipotesi di cambiamento a Trapani.

09:00 - Rosalia Citrolo e Maria Pia Incarbona sono gli ultimi due assessori designati da Vito Damiano.

Citrolo ed Incarbona, così, vanno ad aggiungersi al senatore Antonio D’Alì, al sindaco uscente Mimmo Fazio, a Peppe Bica, leader provinciale di Alleanza per la Sicilia che sostiene Damiano, e la senatrice Maria Pia Castiglione, leader del Cantiere Popolare. Vito Damiano, quindi, non ha stretto apparentamenti ed alleanze con nessuno e si presenta agli elettori, pertanto, sempre sostenuto dai simboli del Popolo della Libertà e della Lista Fazio. Con la nominadi RosaliaCitrolo e di Maria Pia Incarbona, pertanto, la metà degli assessori designati è donna. Rosalia Citrolo, 49 anni, è responsabile di Cancelleria al Tribunale del capoluogo ed èanche segretaria provinciale della Funzione Pubblica della Cisl. Maria Pia Incarbona, invece, è una professoressa di 57 anni, è insegnantedi Belle Arti edè residente a Salinagrande. 

Dall'altra parte hanno creato molto scalpore alcune scelte di Maurici. Giuseppe Maurici ha allargato la sua coalizione. Entrano a far parte della «Casa dei Moderati», infatti, Stefano Nola e la sua lista «Facciamo Trapani» e 10 dirigenti comunali del Pd (su 67) e, in totale, 19 fra dirigenti, simpatizzanti e candidati. In entrambi i casi si trattadi alleanze e non di apparentamenti, dato che solo i partiti che hanno superato il 5% potevano farvi ricorso ed il Pd (unico partito interessato), in un vertice notturno concitato, ha deciso di non sostenere nessuno dei due candidati sindaco. Una scelta non condivisa dai 19 firmatari del documento i quali, pertanto, hanno ufficializzato l’adesione al progetto di Maurici. Ciò continua ad alimentare alcuni dubbi: preso atto di come il Pd è arrivato a sostenere, all'ultimo minuto utile, la candidatura di Sabrina Rocca, c'è il sospetto che in realtà gran parte del partito remasse contro e avesse già un accordo con Maurici per un sostegno al ballottaggio.

Maurici ha anche completato la squadra di governo nominando i tre assessori che si aggiungono a Vito Corte, Diego Di Discordia e Franca Valenti. Si tratta di Stefano Nola, Rocco Greco (secondo dei non eletti nel Pd ed in rappresentanza dei dieci dirigenti comunali che non hanno seguito l’indicazione del partito decidendo di allearsi con Maurici), e Livio Marrocco. 

Certo, la situazione del Pd è tragicomica. Prima erano alle prese con i dissidenti che non volevano l'accordo con il Terzo polo. Adesso con quelli che vogliono a tutti costi l'accordo con il grande centro di Maurici. Il Pd è di nuovo alle prese con i dissidenti.  «Prendendo atto della decisione assunta a maggioranza dal coordinamento di non apparentarsi per il ballottaggio con nessuno dei candidati sindaco della città e di lasciare gli elettori iscritti al partito liberi di votare secondo coscienza—affermano Gioacchino Allotta, Daniela Del Giudice, Rosalba Di Gaetano, Nino Grignano (appena eletto in Consiglio e dimessosi da segretario cittadino), Mario Madone, Angela Morabito, Domenico Rizzo, Pietro Savona, Michela Tedesco, Giovanni Tranchida, Giovanni Burgarella, Andrea Denaro, Rocco Greco, Gaspare Messina, PamelaOrrù, Paolo Russo, Bartolo Silleri, Giuliano Tilotta e Pietro Vultaggio — esprimiamo la nostra condivisione a favore di Maurici, partendo dal presupposto che l’aggregazione politica che già lo sostiene appare quella più omogenea alle alleanze già realizzate alla Regione ed in altri Comuni della Provincia». Pertanto, «convinti che il Pd non potrà mai essere alleato con il Pdl, riteniamo che l’unica collocazione possibile sia quella del sostegno a Maurici».

Per il deputato regionale Camillo Oddo, "i dissidenti sono fuori dal partito.. «Hanno partecipato al coordinamento — afferma — dicendo che bisognava votare ed è stato deciso all’unanimità, dato che loro si sono astenuti e l’astensione non è voto contrario, di lasciare libertà di voto per gli elettori. Ma non esiste che i dirigenti facciano alleanze e, soprattutto, non esiste che parlino a nome del Pd. Il partito ha una sua linea e tiene dritta la sua barra».



Native | 2024-07-16 09:00:00
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