i partiti tradizionali non ci sono più, e con loro crollano le coalizioni che identificavamo come centrodestra o centrosinistra. Sono nati degi ibridi, che vivono molto di localismi, di situazioni convergenze, ed anche di personalismi. Giulia Adamo sulla carta è centrosinistra, ma è vista come una liberale. Il cartello di forze politiche che sostiene Ombra ha il Pdl, ma anche la lista civica di Massimo Russo. Maurici è di destra o di sinistra? Ed Errante, a Castelvetrano, sostenuto da Pd e finiani, cos'è?
Inutile cercare risposte, centrodetra e centrosinistra non esistono più. Al loro posto ci sono queste coalizioni che guardano tutte al centro, luogo politico da sempre lavatoio della politica italiana.
Tra tutti i partiti, il crollo più evidente è quello del Pdl, che regge solo a Trapani, città dove la coppia D'Alì - Fazio dopo la ritrovata intesa ha avuto un effetto trainante. Ha il 13,1%. Se a questo dato aggiungiamo l'11,17% della Lista Fazio, secondo partito in città, l'area del Pdl pare sempre robusta. Ma nel resto della provincia il dato a volte è imbarazzante. A Marsala il Pdl prende due consiglieri: uno, Pino Carnese, è tutto, tranne che un "moderato" di quelli che cerca in questo momento Alfano. L'altro consigliere eletto, Rosanna Genna, non è esattamente una che nel Pdl ha fatto mai squadra, ed anche in questa camapgna elettorale ha agito da battitrice libera.
Non è meno clamoroso il dato del Pd. Gucciardi gongola, perchè guarda ad Erice, dove Tranchida è stato eletto al primo turno, a Castelvetrano, Alcamo e Marsala dove il Pd appoggia candidati Sindaci che vanno al ballottaggio. Ma anche i risultati del Pd sono imbarazzanti. A Marsala è sotto il 10%. Una volta il Pds da solo faceva il 16%. Il Pd galleggia pure a Trapani. E per sopravvivere bisogna appoggiare persone come Adamo o Errante, che probabilmente sarebbero arrivate prime anche senza il Pd.
Non si dica che ha vinto l'Udc. A Marsala l'Udc è Giulia Adamo, nella lista ci sono i suoi uomini e le sue donne, è chiaro che si tratta di una lista forte. Ma l'imbarazzante risultato di Trapani (non arriva il partito neanche allo sbarramento del 5%) e il flop di Turano, candidato Sindaco ad Alcamo, vanno interpretati nel senso che i partiti, oggi, vivono solo se sono fortemente personalizzati.
Oggi per chi fa politica, in altre parole, conviene inventarsi espressioni sempre nuove, come "Terzo polo", "Grande centro", e sigle diverse, per giustificare ogni alchimia e tentare di fare la settanta.
Il dramma si vive comunque alla sinistra del Pd, dove lo sbarramento del 5% ha tagliato fuori tutte le forze riconducibili a Sel, Verdi, Italia dei Valori e Federazione della Sinistra. Consiglieri molto votati, come Lillo Gesone a Marsala (nella top 30 dei più votati, con oltre 400 preferenze) sono fuori dai giochi.