Stefano Pellegrino: "La nostra lista civica supera i partiti tradizionali. E al ballottaggio vince Ombra"

C'era un trend che ha investito tutta l'Italia, da Parma a Genova, fino a Palermo. Le persone vogliono cambiare la fisionomia dei partiti.

Il vostro è un successo che inquadra in questo contesto?

Secondo me, si. Le persone scelgono le persone, ormai, non tanto le ideologie. Quelle hanno fatto il loro tempo.

Salvatore Ombra ha fatto il possibile? O poteva fare di più?

Ha fatto il possibile. Siamo stati penalizzati intanto dal meccanismo di voto che privilegiava il nome più conosciuto e più radicato nel territorio, ma il gap di Ombra è colmabile.

E' fiducioso.

Il ballottaggio è un tipo di competizione sui generis. Quando fu lo scontro Giacalone - Carini, nel 2007, Carini ribaltò il risultato del primo turno.

Qualcuno ha tradito?

I voti disgiunti ci sono stati. Ma credo che più di un tradimento sia un fatto riconducibile al meccanismo a cui mi riferivo prima: i cittadini hanno votato le persone che conoscevano. C'è da dire che molti elettori hanno inoltre fatto confusione sul modo di votare.

Il suo successo la lancia per le elezioni regionali di Ottobre.

Di certo il progetto non si ferma qui. E' la prima volta che, a Marsala, una lista civica supera i partiti tradizionali. Certo, non ci fermeremo.

Chi è Alfonso Marrone? Ha preso quasi 1000 voti.

E' un infermiere specializzato che fa il coordinatore in una clinica privata. Ha raccolto grandi consensi per la sua riconosciuta professionalità e correttezza.

Ha sentito Massimo Russo?

Certo. Era preoccupato per la lista Palermo Avvenire, che si è fermata al 4%.

La lista non ha funzionato come a Marsala.

A Marsala la lista era abbinata al movimento Noi Marsalesi, che già nel 2007 aveva avuto un grandissimo risultato.