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19/04/2012 07:41:54

La Finanziaria della Regione tra tagli e promesse. Lombardo: "Ora al voto"

Il capogruppo del Partito democratico, Antonello Cracolici, dopo la notte insonne trascorsa a votare la manovra lancia un messaggio chiaro sia al suo partito che allo stesso governatore Raffaele Lombardo. «Sono d’accordo con lui — replica il presidente della Regione — stamani all’alba ho convocato i deputati del mio partito e ho detto loro di prepararsi ad andare a elezioni». Il governatore, presentando quella che definisce «una Finanziaria storica per rigore e riforme», non dice però quando intende dimettersi: «Posso assicurare che lo farò prima di qualsiasi rinvio a giudizio, comunque questo non
riguarda il percorso politico che concorderò con i partiti di maggioranza — aggiunge — penso in ogni caso che le elezioni regionali devono essere sganciate da quelle nazionali e, considerando che il governo Monti durerà fino al 2013, noi andremo al voto prima».
Ieri Cracolici e Lombardo, assieme alla giunta al gran completo, hanno illustrato la Finanziaria: «Si tratta di una legge di rigore, che riduce la spesa per 1,4 miliardi — dice il capogruppo del Pd — ci siamo battuti, tra l’altro, per la norma che stanzia 10 milioni di euro per aumentare le fasce d’esenzione del ticket sanitario e per gli aiuti alle cooperative sociali chericeveranno anticipazioni dall’Ircac. Ricordo a tutti che questo è il primo bilancio che non vede un solo euro di spesa per la formazione». In casa Pd, però, non mancano i mugugni: «Sono contrario alla chiusura dell’Azienda foreste e al passaggio dei forestali alle Province», attacca Roberto De Benedictis.
Soddisfatti invece l’assessore Gaetano Armao («Abbiamo riportato la spesa ai livelli del 2000, un miracolo», dice), il collega Sebastiano Di Betta («Sbloccati 98 piani regolatori) e il presidente della commissione Bilancio, Riccardo Savona («Garantiti i 750 precari regionali e gli ex Pip», dice). Critica l’opposizione:
«Grazie a noi approvate norme di rigore, in aula la maggioranza aveva appena 38 deputati», dice Innocenzo Leontini del Pdl. Delusi i sindacati: «I tagli li subiranno solo i regionali», dicono
Cobas-Codir e Sadirs. «Questa legge è una tragedia», dice Mariella Maggio della Cgil. «Un’occasione persa», aggiunge Claudio Barone della Uil.