Ieri nel capoluogo i terminali sono stati bloccati per circa quattro ore, con code lunghissime che si sono formate per le operazioni, e gli utenti che hanno protestato vibratamente con gli operatori. "Gli operatori non c'entrano nulla - dicono dalla Cisl - ma il problema riguarda il sistema informatico, e lo abbiamo più volte denunciato".
Stessi disagi anche a Marsala.
Anche se chiarisce che si è trattato soltanto di situazioni ‘localizzate e ‘temporanee’, Poste Italiane si è scusata del disagio con gli utenti, furibondi soprattutto perché ieri era una giornata cruciale per i pagamenti in scadenza, con pensionati e cittadini inferociti per non essere riusciti a ritirare la pensione o a effettuare operazioni finanziarie per il blocco del sistema operativo informatico.
«Per l’ennesima volta tutti gli uffici postali d’Italia sono in tilt», ha spiegato il segretario generale Cisl-Poste, Mario Petitto che ha chiesto al ministro Passera di «fare luce sui perenni disservizi di una azienda pubblica che eroga servizi pubblici» e ha sollecitato la magistratura a intervenire per «capire dove siano le eventuali responsabilità della continua interruzione di pubblico servizio».
Secondo le stime dei sindacati, su 14.000 uffici postali soltanto 5.000 sono riusciti a chiudere le contabilità, mentre l’azienda chiarisce invece che «il sistema operativo di sportello degli uffici postali è tornato a pieno regime sin dalla fine della mattina», e che «nel corso della giornata gli uffici hanno garantito tutti i servizi normalmente forniti all’utenza, eseguendo un numero complessivo di 6 milioni di operazioni».