leggendo l'articolo "Incendio al panificio Cudia: "E' stata l'invidia, non la mafia"", mi sono sorpreso non poco leggendo la chiusa finale, che di seguito riporto:
"l'associazione dei panificatori marsalesi ... ha invitato i colleghi di Marsala e Petrosino, a cercare di stabilizzare il prezzo del pane a 2,40 euro al chilo".
La cosa mi ha sorpreso perché, probabilmente da ignorante in materia, ed avendo comunque sempre lavorato in campi molto aperti alla concorrenza, anche internazionale, non credevo che un simile invito fosse legalmente possibile. Mancando da molti anni dalla Sicilia e dalla Repubblica Italiana, e non essendo un avvocato, non ho idea se nel frattempo sia intervenuta una qualche modifica legislativa ad annacquare la legge 287 del 1990, ma pur non avendo idea del corrente stato dell'arte nel Bel Paese e annessi, mi pare di ricordare e di capire che le intese restrittive della libertà di concorrenza dovrebbero essere vietate anche dai trattati Europei, a livello piuttosto fondamentale (vedi art. 81 del Trattato CE, il Trattato istitutivo della Comunità Europea, oggi art. 102 del TFUE, il Trattato sul funzionamento dell’Unione europea). Mi domandavo quindi se questo invito ci sia effettivamente stato, e se tu, o qualche tuo collega o magari qualche altro lettore, sappia dell'esistenza in essere di possibili deroghe, magari a favore di alcune categorie, oppure di un rilassamento del principio generale che permetta tali inviti in ambito locale (nel caso, sarei interessato alle fonti normative, nella vita non si finisce mai d'imparare!).
Cordiali saluti,
Alessandro Riolo
P.S.: sbaglio, o a Trapani il prezzo del pane è meno caro? Tra l'altro, qualcuno mi raccontava che proprio pochi giorni fa nel porto di Trapani avrebbe attraccato una grossa nave frumentaria russa, e che stesse scaricando grossi quantitativi di frumento, immagino a buon prezzo. Qualcuno può confermare? Nel caso, qualcuno sa se questo genere di navi attraccano anche a Marsala? Se non è possibile per le condizioni del porto, i lavori prossimi venturi renderanno il porto di Marsala capace di accogliere simili navi?
P.P.S.: mi rispondo da solo, grazie ad un articolo di un'altra testata della zona: stando a quanto riportato da TeleSud, la nave frumentaria russa si chiamerebbe "Volgo Don 236" ed avrebbe scaricato 3200 tonnellate di grano per conto della Poiatti di Mazara. Non sono convinto degli 80 anni riportati (qualcuno ricorda in che anno ha chiuso i battenti il grande mulino di via Marsala?), ma immagino che tutto questo quantitativo di grano immesso tutto in una volta dovrebbe calmierare non poco i costi della materia prima in tutta la Sicilia occidentale.