presenti attratti dal canto a cappella che ha proposto il concerto “Morte e Resurrezione” con musiche di Bach, Mendelsshon, un fantastico Miserere di Allegri e un Alleluja che ci ha lasciati a bocca aperta. Diretti dal M° Sebastian Link hanno “giocato” con il pubblico estasiandolo con continui movimenti attorno ad esso, offrendo diverse e varianti provenienze acustiche, dando la sensazione di una stereofonia resa maestosa dal diffondersi delle note solenni tra le navate della Chiesa.
Unica nota stonata, come accennato, la sparuta presenza di pubblico, cosa che ha creato in me una certa vergogna, che dimostra la bassezza del livello culturale del nostro popolo, pronto ad accorrere in massa a corride di piazza o a fiere e sagre, ma subito pronto a rifiutare di crescere ed integrare il proprio sapere con un esperienza che per i presenti, credetemi, è stata a dir poco emozionante.
Ma tant’è, questi siamo e poco -o nulla- ci meritiamo…
Piero Pellegrino