Dato che i partiti hanno definitivamente perso lo storico riferimento ideologico che hanno giustificato la loro esistenza nel passato e considerando, nel trapanese, gli scellerati accordi pre-elettorali tra gli stessi vorrei leggere almeno sulla stampa locale il profilo biografico dei vari candidati. Sarebbe troppo difficile per voi della stampa locale preparare un profilo biografico di ogni candidato, almeno per la carica di sindaco, con informazioni quali luogo e data di nascita, note personali, iter scolastico, affiliazioni ad organizzazioni di volontariato, partiti politici (... se piu' di uno), professione (... prima di scendere in politica), cariche pubbliche e informazioni simili?
Almeno per me sarebbe un grandissimo aiuto in vista delle imminenti elezioni.
La ringrazio per l'attenzione.
Aurelia Tranchida
Gentile corrispondente,
la nostra redazione e quella di Rmc 101 con un grandissimo lavoro in questi giorni hanno cercato di fornire un'informazione il più completa possibile su candidature, coalizioni, programmi e appuntamenti elettorali. Su www.marsala.it c'è uno Speciale Elezioni che è sempre aggiornato, e il nostro canale You Tube è l'unico a riportare le interviste a tutti i candidati a Sindaco realizzate dalla nostra Pamela Giampino. Il nostro aiuto è questo.
Certo, sarebbe bello. Pensiamoci, solo un attimo. Ascoltiamo tutto quello che si dice in campagna elettorale. Tutto: gli impegni sui giovani, sulla viabilità, sulle strutture sportive, sulla promozione della cultura, i tagli alla spesa, il grande cambiamento. Ecco, tutte quelle promesse llì. Possiamo dire con certezza che se anche lo 0.1% di quello che viene promesso in campagna elettorale venisse realizzato saremmo davvero in una terra felice, nel migliore dei mondi possibili.
Tuttavia sappiamo che non è così, che molte cose sono destinate a rimanere lettera morta. Tant’è che ho notato in questa tornata elettorale una cosa mai vista prima: noi cittadini neanche li prendiamo più sul serio, i politici che espongono le loro promesse. E’ come la televisione accesa mentre si cucina, una specie di cantilena. Abbiamo le orecchie ovattate. Si, alcune volte apriamo bene gli occhi: il porto, per esempio, la colmata. Ma poi ritorniamo placidi nel nostro coma vigile. Loro promettono sapendo di non poter mantenere. Noi facciamo finta di ascoltare gratificando il loro ego ma in realtà stiamo pensando ai cavoli nostri. Perchè è su quello che poi si decide il voto, non su quel rumore di fondo che chiamano campagna elettorale.
Chi si ricorda delle promesse, delle buone intenzioni, dei programmi del 2007? Cosa hanno fatto i consiglieri di maggioranza e di opposizione per realizzare magari un solo punto del loro programma? Nulla. La scusa è: non ci hanno fatto lavorare (è sempre quella la scusa in Italia), ma in realtà se chiedete ad ogni consigliere dei 30 uscenti qual’era il suo programma elettorale cinque anni fa non ve lo saprà dire. Se lo sono scordati, come si dimenticano dopo un po’ i pettegolezzi. La chiamano campagna elettorale, ma è in realtà una specie di sport: a chi la spara più grossa. Dovrebbero farla disciplina olimpica.
Grazie dell'attenzione, e continui a seguirci.
Giacomo Di Girolamo