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10/04/2012 03:53:34

I racconti di Pina: Il risorto appare a Maria di Magdala

Il vuoto della grotta sepolcrale le aveva procurato una ulteriore delusione ed un più struggente sconforto: alla perdita di Gesù si era aggiunto lo sconforto della scomparsa del suo corpo!

Il primo pensiero di Maria fu che i romani avessero trafugato nottetempo il corpo esanime.   La delusione di non poter adempiere agli ultimi rituali della morte e lo sconcerto che qualcuno avesse potuto portar via il corpo, aggiungendo pena a pena, dolore a dolore, non le permisero di ricordare le parole del maestro riguardo alla presunta eventualità della sua Resurrezione.

Uscì di corsa dal sepolcro pensando di essere ancora in tempo per rincorrere i rapitori.  

La luce abbagliante l’accecò.   Sembrava mattina inoltrata!

Quanto tempo era passato dalle prime luci dell’alba, ora in cui si era recata al sepolcro?   Eppure ora tutto aveva una visibilità nuova, intensa, radiosa.

La natura si dimostrava splendida nel suo pieno rigoglio primaverile.   Gli uccelli cinguettavano festosi, i fiori pavoneggiavano i meravigliosi colori della festa, emanando intensi profumi che solleticavano insetti e farfalle.

L’aria tiepida, ristorava e riempiva.   Maria Maddalena respirò a pieni polmoni per calmare l’aritmia del suo cuore, che pulsava a mille.

« Debbo calmarmi » - si disse -  « non posso correre dietro a nessuno, ormai! »

La voce non ascoltata ripeté: 

« Donna, perché piangi? »

Questa volta Maria percepì qualcosa.   Si voltò ed una figura umana le si parò davanti.

Pensò si trattasse del giardiniere.   Doveva pur esserci qualcuno che avesse cura di quel luogo così splendido!

« Tu, amico, se hai visto qualcosa, dimmi dove hanno portato il mio Signore! »

« Maria! »

Quella voce, la voce inconfondibile del suo amato, perduto in quel modo così crudele e repentino, le giungeva dolce, cara, penetrante, rassicurante.

« Rabbonì, sei tu? Sei vivo! Sei vero? » continuò Maria.

« Non temere, Maria! Corri ad annunziare ai discepoli che sono risorto e che mi vedranno fra poco! »

« Rabbonì, fatti toccare, fatti abbracciare! »

« Corri Maria, non c’è tempo da perdere. Vai, c’è un annunzio da dare! »

 

06-04-2012   Pina Giacalone Teresi