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23/03/2012 05:51:01

Successo per la prima delle tre giornate "Fai" al Parco Archeologico di Marsala

Hanno partecipato, infatti, alle visite guidate con gli studenti a fare da ciceroni, più di 1500 alunni di tutte le scuole marsalesi. La seconda giornata è prevista domani, poi domenica le visite guidate e un momento teatrale a cura di Massimo Pastore. La verà novità di queste giornate, dato che il Parco è comunque già fruibile alla cittadinanza da un anno e mezzo, è l'apertura, finalmente, del cancello principale del Parco, quello che dà su Piazza della Vittoria. 

09,00 - Quest’anno la Delegazione del FAI di Trapani ha proposto di inserire il Parco Archeologico di Marsala nell’ambito delle iniziative nazionali della Giornata di Primavera (sabato 24 e domenica 25 marzo) allo scopo di contribuire alla più ampia e diffusa conoscenza dell’area archeologica che presto potrà essere fruita dal pubblico con orario continuato. 

L'iniziativa vedrà il coinvolgimento di studenti-ciceroni che con l’occasione guideranno altri studenti alla visita dei monumenti. E' questo un ulteriore tassello di una collaborazione che il Parco ha sempre avuto con le scuole marsalesi.

Ma la novità è un'altra. Dal 15 Settembre del 2010, da quando è stato costituito il servizio, con la direzione di Maria Luisa Famà, l’area archeologica di Capo Boeo  è stata regolarmente aperta al pubblico, con ingresso dal Museo “Baglio Anselmi” ad orari di visita prestabiliti: due mattutini e uno pomeridiano (in estate due pomeridiani).

Ebbene, in occasione di questo fine settimana, l’Area archeologica sarà aperta alla fruizione, per la prima volta, dall’ingresso di Piazza della Vittoria/Viale Vittorio Veneto. Si tratta di quello che sarà l'ingresso ufficiale del parco. Sabato alle ore 10.00 verrà illustrata, in “anteprima”, la bella cancellata di ingresso contenente citazioni dalle iscrizioni lilibetane, progettata dall’arch. Giovanni Nuzzo, progettista e direttore dei Lavori per la valorizzazione dell’Area archeologica di Capo Boeo.

Per consentire una più ampia partecipazione delle Scuole, a Marsala, l’iniziativa del FAI viene anticipata al venerdì mattina e vedrà la collaborazione dell’Istituzione “Marsala Schola” del Comune di Marsala che mette a disposizione il servizio di trasporto gratuito alle Scuole che ne hanno fatto richiesta (due Scuolabus per ciascun Istituto).

Il FAI ha dato inoltre un notevole contributo alla migliore riuscita dell’iniziativa facendo pulire i più importanti monumenti del Capo Boeo, grazie all’impegno di Gino Sartorio, Delegato del Gruppo di lavoro FAI di Marsala.
Con l’occasione, la Presidente dell’Associazione “Amici del Parco archeologico presso le isole dello Stagnone e di Marsala”, Barbara Lottero, ha fattivamente collaborato facendo in modo che venisse pulito il giardino del Museo Baglio Anselmi.
Come di consueto anche il Comune si è adoperato per contribuire alla pulizia straordinaria, ed in particolare quella riguardante le aree esterne, ma confinanti con il Parco.
L’ingresso è gratuito, con contributo libero a favore del FAI.

Ecco dunque il programma:

Venerdì 23: ore 9.00-13.00 visite guidate dagli “Studenti ciceroni” per le Scuole
Sabato 24: ore 9.00-13.00 /15.00-18.00 visite guidate dagli “Studenti ciceroni”
ore 10.00-11.00 visita guidata a cura delle archeologhe Maria Luisa Famà ed Enza Scaglione
Domenica 25: ore 9.00-13.00 /15.00-18.00 visite guidate dagli “Studenti ciceroni”
ore 10.00-11.00 visita guidata a cura delle archeologhe Maria Grazia Griffo e Carola Salvaggio.
Inoltre, sia sabato che domenica, dalle ore 17.00 alle ore 18.00, sarà possibile assistere, lungo il percorso di visita, alle performances dei Laboratori teatrali del Liceo Classico “Giovanni XXIII” e del Liceo Scientifico “Pietro Ruggieri” coordinati dal regista Massimo Pastore (brani tratti dall’Antigone di Sofocle e da Donne in Parlamento di Aristofane).

Le giornate coincidono con la notizia della conclusione dei  Lavori per la realizzazione delle opere per la valorizzazione dell’area archeologica di Capo Boeo a Marsala, progettati nel 2002.

I lavori, iniziati nel 2007, sono stati  diretti dall'architetto Nuzzo. Il progetto prevedeva inizialmente la realizzazione di percorsi guidati, con tre interventi: 1) installazione dell’osservatorio archeologico all’interno del Museo Archeologico Baglio Anselmi con finalità informative e didattiche; 2) installazione di un sentiero sonoro per distribuire suoni, musiche e voci lungo il percorso di visita; 3) infine, l’ultimo progetto, è denominato “Le stanze del tempo” e si basa sulla video proiezione di immagini che in forma multimediale parleranno della storia, delle leggende e delle suggestioni del sito. Per garantire controllo e sicurezza è stato progettato un sistema di ripresa con telecamere a circuito chiuso.

Le indagini archeologiche, precedute da una campagna di prospezioni, condotte a Marsala nel parco archeologico di Capo Boeo dalla Soprintendenza per i beni culturali di Trapani, con la direzione scientifica di Rossella Giglio, nel 1999, 2002, 2004, 2005, 2008, 2010-2011, hanno permesso di esaminare le dinamiche insediative della città antica con risultati definiti "eccezionali". Eccoli qui riassunti in breve:

DECUMANO MASSIMO. Nell’attuale viale Vittorio Veneto è stato rimesso in luce, in varie tranche 1999, 2002, 2004, 2008, 2010-2011, un largo tratto del lastricato del decumanus maximus; inoltre sono state individuate le unità abitative nella griglia regolare di decumani che si intersecano con i cardi. L’iscrizione -incisa sulle lastre della pavimentazione stradale, in cui è menzionato il praetor designatus (prima età imperiale)-  attesta che questo settore della città era il fulcro urbanistico; in un’altra iscrizione, Stertinius, intorno alla metà del II secolo d. C., afferma di aver lastricato a sue spese la grande strada, indicata come platiam aeliam.

EDIFICIO RELIGIOSO. Nell’area del decumano, fra la fine del IV ed il V secolo d.C. è attestato un uso funerario, rimesso in luce nel 2002 da un edificio religioso monumentale absidato con due tombe a cassa contigue, con iscrizioni dipinte in lingua greca; le due tombe, Tomba della Speranza (Tomba A) e Tomba della Vita (Tomba B), datate al VI secolo d.C., rivestono uno straordinario valore documentario.

FORTIFICAZIONI COSTIERE. Un altro ambito di ricerca è relativo alle fortificazioni costiere, con la presenza anche di porte e torri: nel 2002 e nel 2008 è stata accertata la presenza di un imponente complesso fortificato ad andamento curvilineo, parallelo alla costa, in linea con il muro rimesso in luce nel 1897 dal Salinas; un'altra indagine nel 2004 ha documentato il percorso del fossato connesso con le fortificazioni, successivamente indagate da una missione congiunta delle Università di Palermo e di Amburgo.

           SAGGIO V COMPLESSO TERMALE.Nell’area delle fortificazioni costiere, nella campagna 2010-2011, l’indagine ha rivelato la presenza di un complesso termale, perfettamente conservato, rimesso in luce solo parzialmente.

INSULA I.Numerose opere di manutenzione e restauro, costanti anche se non regolari, hanno avuto come oggetto l’area, nota dal 1939. Nell’incrocio che delimita l’angolo nord-est nel 2008 è stata documentata la presenza di una iscrizione latina in cui si fa menzione di untempio di Ercole (fanum hercoleum).

INSULAII.È stato rimesso in luce nella campagna 2008 un grande complesso cultuale, il primo in assoluto ritrovato a Lilibeo,delimitato a Nord da un decumano. Il complesso (fine II sec. a. C. - II sec. d.C.) consta di vari ambienti pavimentati a mosaico: dall’aula centrale sono proviene la statua marmorea frammentaria raffigurante una figura femminile riferibile al culto di Iside. Il rinvenimento di una iscrizione a caratteri greci su un frammento di colonnina marmorea, con dedica a Iside, conferma l’esistenza di un luogo consacrato alla dea.

CHIESA DI SAN GIOVANNI BATTISTA AL BOEO L’altro monumento emblematico dell’area è la Chiesa di San Giovanni Battista al Boeo, costruita su ambienti ipogeici e una sorgente, oggetto di un culto oracolare. Le indagini hanno evidenziato una ricchissima stratigrafia (strutture di età bizantina, resti di edifici di epoca tardo-imperiale) anche all’esterno dell’edificio. Il ritrovamento nel 2005 della statua marmorea di Venere (seconda metà del II secolo d.C.), riutilizzata in un muro medievale, è contemporanea ai lacerti pavimentali dell’ambiente circolare della grotta.

Questi ritrovamenti confermano oggi l’enorme potenziale archeologico di Lilibeo splendidissima.