L'incendio è stato doloso, e, tecnicamente, "dimostrativo", cioè non è servito per danneggiare realmente l'ufficio (i danni sono minimi, e anche i fascicoli sono stati compromessi più dagli idranti che dalle fiamme) ma per dare un avvertimento. Ciò rende lo scenario ancora più inquietante. Sullo sfondo c'è tutta la mole di pratiche, autorizzazioni e licenze gestite dall'ufficio urbanistica, ed in particolare tutta la matassa della demolizione delle case abusive costruite entro i 150 metri dalla costa. Per coincidenza temporale l'incendio avviene a qualche giorno di distanza dalla notizia filtrata dalla Procura della Repubblica di nuove indagini in corso per dare un input all'abbattimento delle case abusive (sarebbe pronta una lista di altri 300 immobili) e per chiarire il rebus delle foto aeree di fine anni '70 che disegnano una costa di Marsala pressocchè intatta: segno che chi ha dichiarato di aver costruito prima del 1978, ha dichiarato il falso.
La tensione è alta. E' proprio per questo che l'assessore Ignazio Marino, che ha la delega al territorio, e che è stato uno dei primi ad intervenire sul posto, domenica scorsa, ha rilasciato la seguente dichiarazione: "Mi preme riferire ed evidenziare che ogni possibile causa in ordine all'evento è stata valutata dai competenti Organi di Polizia, nonchè dal dirigente ing. D'Orazio che ha seguito personalmente tutte le operazioni di spegnimento, fornendo alle Autorità ogni chiarimento richiesto. Pertanto, con riferimento a valutazioni e deduzioni pubblicate da alcune Testate giornalistiche, rivolgo l’invito a non dubitare della correttezza e dedizione al lavoro da parte del personale del settore che, diretto dall'ing. D'Orazio, svolge i propri compiti con diligenza e perizia. E ciò, anche quando si trova ad operare, come oggi, in un clima per nulla sereno in ordine alle problematiche sull'abusivismo e non solo. Ritengo, piuttosto, che si possa condividere la necessità di mostrare vicinanza e sostegno a tutti quei dipendenti che - a qualsiasi Istituzione essi appartengano - svolgono diligentemente i compiti assegnati, senza possibilità di strumentalizzazione alcuna".