Innanzitutto rassicuro tutti i numerosissimi cittadini, operatori portuali, forze politiche, amministrative e sociali che mi hanno contattato allarmati e sconvolti dalle ultime dichiarazioni della Sig.ra Adamo, pregandomi di non abbandonare l’impegno profuso nell’iniziativa del Marina di Marsala. Noi andiamo avanti, sereni. La MYR ha già investito nel porto di Marsala, tra progettazioni e carotaggi, quasi 1 milione di euro e la nostra precisa scelta è stata e continua ancora ad essere quella di indirizzare gli investimenti verso quelle opportunità di impresa che possano garantire un beneficio non solo per l’investitore, ma anche per l’intero territorio, basandosi su progetti sostenibili in termini economici, ambientali e sociali.
Siamo però molto preoccupati dalle dichiarazioni della volontà politica del candidato Sindaco dell’UDC Giulia Adamo di bloccare ad ogni costo il progetto del Marina di Marsala giunto ormai alla fase di Accordo di Programma.
Nel corso della giornata di ieri, in un delirio crescente, sono state anche illustrate le possibili metodologie di boicottaggio che verranno messe in atto e che potrebbero andare dal voto contrario in consiglio comunale, come dichiarato dal consigliere Parrinello, alla “lunga serie di procedimenti ed autorizzazioni” in cui l’Ing. Viviano del Genio Civile Opere Marittime potrebbe essere parte in causa, in quanto risulta anche valutatore per le opere marittime del progetto definitivo MYR in Conferenza dei Servizi.
Tale avversità all’iniziativa privata da parte del candidato a Sindaco Adamo, non appare oggi decifrabile se si considera che, congiuntamente al Presidente del Consiglio Comunale Oreste Alagna e al Sindaco Carini, fu promotrice, il 14 Ottobre del 2008, di una analoga richiesta di concessione demaniale, per anni 50, per la realizzazione di un porto turistico privato nel bacino marsalese. (vedasi http://www.a.marsala.it/politica/item/43194-uninterrogazione-di-alagna-sul-porto-turistico-di-marsala.html ).
In un momento di profondissima crisi, la Sig.ra Adamo ha pubblicamente dichiarato che il nostro progetto, finanziato da fondi privati, a suo parere rappresenta una “follia” e che si opporrà alla sua realizzazione con fermezza e in ogni modo.
Alternativamente ritiene piuttosto che ciò che Marsala necessita e merita consiste nella realizzazione di una diga frangiflutti di protezione del porto di Marsala (già contestata dalla totalità degli spedizionieri di Marsala riguardo la sicurezza della navigazione) e la realizzazione di un enorme piazzale, spoglio di qualunque struttura per gli operatori portuali. Il tutto da realizzare con soldi pubblici (vantati ma, come già dimostrato, chissà quando reperibili) e da ubicare nell’area portuale adiacente alla “colmata lungo mare” e a concessioni/terreni in cui l’Adamo vanta interessi economici.
Relativamente agli aspetti tecnici, è stato chiarito dall’Ing. Viviano che il progetto regionale di messa in sicurezza di cui parla Adamo non è stato depositato né presso il RUP (Genio Civile di Trapani), né al comune di Marsala, né alla Regione Siciliana e che dovrà ancora subire la trafila approvativa ed essere soggetto successiva procedura di variante di Piano Regolatore Portuale ai sensi della legge 84/94.
Di converso, ai fini della semplificazione dell’iter procedurale del progetto MYR e contrariamente a quanto affermato dall’Ing. Viviano, si evidenzia che in accordo al dettato normativo di cui al comma 8 dell’Art. 75 della L.R. 4/2003, “l'approvazione del progetto definitivo equivarrà alla approvazione del Piano Regolatore Portuale ai sensi dell'articolo 30 della legge regionale 29 aprile 1985” (vedasi http://www.regione.sicilia.it/famiglia/urp/NORMATIVA/LR4.2003.pdf).
Ma c’è di più. L’auspicata messa in protezione del bacino portuale a carico della Regione non rientra tra i finanziamenti contemplati ed inseriti nell’APQ trasporto marittimo e dunque non è dotato della necessaria copertura finanziaria (vedasi http://euroinfosicilia.it/Portals/0/Opportunit%C3%A0/errata_corrige_trasporto_marino.htm).
Quanto vantato dalla Sig.ra Adamo in proposito si riferisce infatti unicamente al fatto che il Ministero ha espresso la disponibilità a poter ammettere tale progetto, se approvato, in una “futura riprogrammazione Stato - Regione”. Purtroppo però la delibera CIPE 1/2011 ha sospeso la riprogrammazione degli Accordi Quadro tra lo Stato e Regioni per mancanza di fondi.
Tale condizione di infattibilità finanziaria dell’opera pubblica costringerà purtroppo la società MYR a doversi fare carico, a propria totale cura e spese, della progettazione e realizzazione delle opere di messa in sicurezza, secondo progettualità approvata dalla conferenza di servizi di Aprile 2011.
A tal proposito corre l’obbligo di ricordare che il progetto prevede a carico del privato anche:
- La realizzazione delle nuove banchine per il traffico commerciale e delle aree di stoccaggio merci ed il dragaggio dei fondali interni per garantire la fruibilità del bacino ai navigli commerciali;
- La demolizione degli attuali fatiscenti capannoni con tetti in “amianto” (enorme fonte di inquinamento del centro cittadino) e la realizzazione al loro posto, sul molo di levante di nuovi capannoni pesca dotati di servizi igienici e di tutti gli impianti necessari;
- La totale riqualificazione dell’area portuale adiacente alla città (area Margitello) con la realizzazione delle relative strutture da dare in gestione per n. 7 ristoranti, 20 negozi commerciali, 1 supermercato, 4 bar-gelaterie, 10 attività turistiche (agenzie, noleggio auto / scooter, sub, pesca, negozi tecnici, etc.), un supermercato, una palestra, un centro benessere, due piscine ad acqua di mare, una club-house, 4 km di pista ciclabile, un teatro sul mare con palco galleggiante dove effettuare spettacoli pubblici aperti alla città, una piazza soprelevata da cui ammirare il marina, 2 discopub, una sala te, un museo multimediale per informare ed indirizzare il flusso turistico verso i percorsi eno-gastronomici, artigianali, archeologici, storici e paesaggistici della provincia.
- L’ampliamento dei posti barca turistici del porto dagli attuali 300 a 1.306 posti barca (di cui 1.036 nel marina e 270 esterni al marina) per accogliere yacht privati fino a 75 metri (come ad esempio quelli di Armani, Cavalli, Tronchetti Provera, Briatore, etc.);
- La realizzazione di nuovi cantieri nautici da dare in gestione, dotati di travel lift e cala di alaggio e varo (oggi non esistenti), dotati degli impianti necessari per sanare l’attuale situazione di illegalità dei cantieri in termini di salvaguardia ambientale;
Tutto ciò determinerà un rilancio di tutte le attività portuali e un incremento di circa 240 nuovi posti di lavoro diretti e circa 3.000 di indotto, con un afflusso economico (esclusi i canoni di ormeggio dovuti al Marina), calcolabile in circa 55 milioni di euro che si riverseranno annualmente sul territorio Marsalese (fonte dati UCINA).
E’ da irresponsabili, di fronte a questi numeri, ostacolare le iniziative in corso sulla Marina di Marsala. Noi non permetteremo, per il bene della comunità che rappresentiamo, che ciò accada.
Cordiali saluti
Massimo Ombra
Marsala Yachting Resort Srl