E' nato tutto da un movimento di opinione, fuori da ogni appartenenza partitica.![](images/ed_images/image/politica/elezioni2012/foto Giacalone.jpg)
E' stato però un momento in cui Petrosino ha dimostrato di avere una coscienza civica.
Ha fatto risvegliare le coscienze a Petrosino, sicuramente. E' stato l'inizio di un percorso.
Petrosino è un Comune dove oggi è difficile vivere...
I piccoli Comuni oggi hanno poca visibilità, le battaglie sono difficili da portare avanti. C'è crisi, certo, ma non c'è anche difficoltà a fare sentire la propria voce.
Quanto è distante Petrosino oggi dall'Europa?
Uno dei passaggi della mia amministrazione sarà anche il cambiamento culturale. I miei concittadini non percepiscono l'Europa come qualcosa di molto più vicino di quella che è. Sono smarriti da vicende locali. Invece l'Unione Europea è una risorsa ed un'occasione per cambiare le cose.
I fondi comunitari sono accessibili grazie alla progettazione. C'è questa capacità a Petrosino?
E' esattamente quello che voglio fare io, mettere in campo le risorse migliori e le idee da investire in una progettualità. Purtroppo a me mi chiamano "Il londinese" come se io fossi lo straniero incapace di conoscere le dinamiche del territorio...
E' la tendenza a fare recinto...
Il bello è che io so molto più cose su Petrosino di molti amministratori che hanno portato la città a questo sfascio.... E' evidente che è mancata la progettualità a Petrosino: non è arrivato mai un centesimo.
E' una responsabilità del Sindaco uscente, Biagio Valenti?
Certo. E' anche sua responsabilità. La guerra tra Sindaco, assessori e consiglieri comunali nasce per le pietre da utilizzare per rifare il lungomare. Una storia imbarazzante. E hanno litigato per questo, non approvando il bilancio, e arrivando allo scioglimento del consiglio comunale. Ecco cosa voglio cambiare.
Bisogna litigare su cose più serie.
O almeno dividersi su cose politiche, con grande serenità