Le misure straordinarie adottate ad oggi a fronte dell’emergenza che dal 21 settembre 2011 vede completamente ferma al 50% la produzione della dissalata di Nubia e, un giorno si e dopo tre giorni pure, quasi azzerata per altri guasti, micro-interruzioni ecc. la rimanente produzione utile, sembrano essere rimaste “ferme” su carta.
Da informazioni assunte sembra che poco o nulla si muovi a quasi sei mesi da tale preannunciato e datato disastro. Peggior destino sembra essere destinato per i tempi della potabilizzazione della Diga Rubino. Lavori e interventi affidati entrambi a Siciliacque.
Questo paradosso siciliano, che eredita la più nota storia mediterranea della tela di Penelope, non è più sostenibile, né tollerabile.
E’ tempo che qualcuno e per la competenza e con esemplare determinazione finalmente intervenga.
Al pari, denuncio ancora una volta l’incomprensibile, vergognosa e misteriosa inadempienza che impedisce di realizzare pochi metri di collegamento fra la condotta principale che porta la dissalata nel mio Comune e la condotta dei famosi POZZI REGIONALI DI BRESCIANA, affidati al soggetto gestore Comune di Trapani, a maggior ragione in un contesto d’ambito(!) come per direttive regionali espressamente previsto.
Ma v’è di più, stranamente (o forse no...) nulla è dato sapere degli interventi regionali anticipati a verbale, circa la messa a sistema della risorsa Pozzo Ruggirello, né Siciliacque sembra essere più interessata al rispetto della convenzione – intesa sottoscritta e da tempo, con questo Comune. Perché o a causa di cosa o di chi ???
Infine, stante l’andazzo, considero del tutto assurdo e paradossale che questa Amministrazione, con assoluta esiguità di mezzi e strumenti, abbia a perpetuare uno sforzo immane nel continuare a parare i ritardi della Regione, le disfunzioni giornaliere dell’EAS e, roba non secondaria, a fare da parafulmine al riguardo per mantenere l’ordine e la sicurezza pubblica, finanche lesinando l’acqua-autobotti a strutture di valenza pubblica sovracomunale e ad alto rischio di sicurezza pubblica.
Per non dimenticare che qualcuno, alla fine della fiera, dovrà pur pagare/rimborsare le ingenti somme che i miei concittadini, ai quali non è stato e non è possibile garantire l’intervento sostitutivo con autobotti comunali, dovrà pur pagare le ingenti somme spese per l’acquisto di acqua presso i privati. Non di certo l’EAS, solerte nel mandare bollette – canone per un servizio che negli ultimi sei mesi sa di presa in giro. EAS di già inadempiente per oltre 1,2 milioni di euro nei confronti di questo Comune per gli interventi sostitutivi alla manutenzione della conduttura di distribuzione comunale e per stessa esplicita ammissione dei suoi responsabili, ormai questione di giorni, sull’orlo del definitivo infarto nel servizio territoriale di distribuzione.
Per quanto precede, pertanto, nel denunciare per l’ennesima volta un andazzo assurdo, privo di un costante e monitorato controllo, oltre che evidenti responsabilità ed omissioni, vengo a richiedere la convocazione immediata di una riunione per fare il punto sull’intera vicenda.
Giacomo Tranchida
Sindaco di Erice