Le manette sono scattate in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal tribunale del riesame di Palermo. L’uomo, già indagato a piede libero, è stato rintracciato e catturato dalla polizia in Spagna. Dopo l’arresto, eseguito in collaborazione con l’Interpol, Francesco Verde è stato riportato in Italia. Con l’operazione “Lampara” la polizia riuscì a sgominare una presunta associazione finalizzata all’importazione dalla Colombia e dalla Spagna di ingenti partite di cocaina. Droga che, secondo quanto accertato dalle forze dell’ordine, era destinata al mercato delle città di Palermo e di Mazara del Vallo. In quel caso, furono 12 le persone destinatarie delle misure restrittive con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. A carico del 31enne arrestato ieri sussisterebbero gravi indizi di colpevolezza in merito al trasporto, dalla Puglia in Sicilia, di circa tre chili di cocaina rinvenuta e poi sequestrata a Palermo dalla polizia. In particolare, la polizia avrebbe accertato che Francesco Verde si sarebbe appositamente recato nel capoluogo siciliano per ricevere, dagli acquirenti della droga, una somma di denaro necessaria a finanziare, in parte, il successivo approvvigionamento di cocaina proveniente dalla Spagna.
Verde sarebbe stato uno degli uomini di fiducia di Paolo Lumia - considerato uno dei principali intermediari tra i cartelli sudamericani del narcotraffico e le
organizzazioni criminali del Sud Italia - tanto da averne affidata, al suo arresto nel 2010 la conduzione di un ristorante a Barcellona, in Spagna, dove infatti venerdì scorso è stato rintracciato e arrestato dagli agenti della Squadra Mobile di Trapani, collaborati dai colleghi dell’Interpol.